
Scuola e Università
Studenti in sciopero
I ragazzi a Palazzo di città contro il Governo Monti. Ed al "Bachelet" si contesta anche l'orario scolastico.
Gravina - venerdì 12 ottobre 2012
14.30
Niente scuola per gli studenti dell'istituto tecnico commerciale "Bachelet" e del liceo scientifico "Tarantino" di Gravina.
Sull'onda delle proteste nazionali che oggi hanno bloccato scuole e università italiane portando in piazza migliaia tra studenti e docenti per protestare contro i tagli decisi dal governo Monti, questa mattina anche i ragazzi dell'istituto tecnico commerciale ed i loro colleghi dei licei hanno disertato le lezioni. Un nutrito gruppo di ragazzi ha raggiunto il piazzale antistante Palazzo di città per criticare l'operato del governo centrale e più in particolare per richiamare l'attenzione delle istituzioni locali.
Andando dal generale al particolare, infatti, gli studenti gravinesi, che in Comune sono stati accolti dall'assessore Felice Lafabiana, hanno lamentano le carenze infrastrutturali delle strutture scolastiche, denunciando l'inadeguatezza delle stesse ad accogliere gli studenti. L'assessore, dal canto suo, ha assicurato piena vicinanza ai ragazzi rinviando però la discussione, ed eventuali decisioni, ad un incontro formale che si terrà nelle prossime settimane, assicurando anche un intervento da parte dell'amministrazione comunale nei confronti della Provincia di Bari per chiedere interventi di manutenzione agli istituti superiori.
Finestra aperta sugli allievi del "Bachelet": mentre gli studenti erano impegnati a concordare un incontro ufficiale con l'amministrazione comunale, la dirigente Antonella Sarpi assicurava di essere all'oscuro dell'iniziativa intrapresa dai ragazzi, convinta che l'assenza dalle lezioni fosse stata dettata solo dall'adesione in massa alla sciopero nazionale. Intanto, fuori dall'istituto altri studenti continuavano a protestare contro quelle che la dirigente ha liquidato, con poche parole, con due parole, "questioni interne che poco interessano all'attualità locale", ossia il nuovo orario scolastico adottato dall'istituto, che prevede due rientri pomeridiani a settimana.
Quando si dicono i difetti di comunicazione...
Sull'onda delle proteste nazionali che oggi hanno bloccato scuole e università italiane portando in piazza migliaia tra studenti e docenti per protestare contro i tagli decisi dal governo Monti, questa mattina anche i ragazzi dell'istituto tecnico commerciale ed i loro colleghi dei licei hanno disertato le lezioni. Un nutrito gruppo di ragazzi ha raggiunto il piazzale antistante Palazzo di città per criticare l'operato del governo centrale e più in particolare per richiamare l'attenzione delle istituzioni locali.
Andando dal generale al particolare, infatti, gli studenti gravinesi, che in Comune sono stati accolti dall'assessore Felice Lafabiana, hanno lamentano le carenze infrastrutturali delle strutture scolastiche, denunciando l'inadeguatezza delle stesse ad accogliere gli studenti. L'assessore, dal canto suo, ha assicurato piena vicinanza ai ragazzi rinviando però la discussione, ed eventuali decisioni, ad un incontro formale che si terrà nelle prossime settimane, assicurando anche un intervento da parte dell'amministrazione comunale nei confronti della Provincia di Bari per chiedere interventi di manutenzione agli istituti superiori.
Finestra aperta sugli allievi del "Bachelet": mentre gli studenti erano impegnati a concordare un incontro ufficiale con l'amministrazione comunale, la dirigente Antonella Sarpi assicurava di essere all'oscuro dell'iniziativa intrapresa dai ragazzi, convinta che l'assenza dalle lezioni fosse stata dettata solo dall'adesione in massa alla sciopero nazionale. Intanto, fuori dall'istituto altri studenti continuavano a protestare contro quelle che la dirigente ha liquidato, con poche parole, con due parole, "questioni interne che poco interessano all'attualità locale", ossia il nuovo orario scolastico adottato dall'istituto, che prevede due rientri pomeridiani a settimana.
Quando si dicono i difetti di comunicazione...