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Sulle orme della Regina Viarum

Un impegno condiviso per restituire visibilità a un patrimonio dimenticato

C'erano storiche, sindaci, presidenti di sezione e tanta voglia di restituire dignità a un percorso che ha attraversato secoli e territori. Mercoledì 25 giugno, l'Auditorium di via San Sebastiano ha ospitato la cerimonia di firma del protocollo "Fidappia", un progetto promosso dalla sezione locale della fidapa bpw Italy per la valorizzazione della Via Appia, la Regina Viarum.

Un evento partecipato, sentito e costruito come un ponte tra storia, attualità e prospettive future, con un parterre istituzionale e associativo di tutto rispetto.
A fare gli onori di casa è stata Antonia D'Ecclesiis, past presidente della sezione fidapa di Gravina, che ha introdotto i lavori e coordinato gli interventi con la consueta eleganza e competenza.

La presidente nazionale Concetta Corallo ha aperto la cerimonia sottolineando l'importanza di queste iniziative per rafforzare il dialogo tra cittadini e istituzioni, in un'ottica di partecipazione attiva e consapevole. A seguire, i saluti delle presidenti Mariangela Aquila (Gravina), Ada Lospinoso Severini (Melfi) e Grazia Maria Ventafridda (Bitonto) hanno confermato la volontà condivisa di unire le forze per restituire visibilità a un patrimonio storico spesso dimenticato.

Non è mancato il contributo delle amministrazioni comunali: l'assessore Silvano Burdi ha introdotto l'intervento del consigliere Ignazio Lovero, il quale ha ribadito quanto sia strategica, per Gravina, la possibilità di essere inclusa nel tracciato ufficiale della Via Appia, oggi oggetto di un percorso di candidatura a patrimonio UNESCO. Pamela Montanarella ha portato i saluti del Comune di Melfi, seguita da Marianna Legista in rappresentanza dell'amministrazione comunale di Bitonto.

Sono seguiti gli interventi di Eufemia Ippolito, che ha richiamato alla memoria i primi studi sulla città di Gravina, risalenti agli anni Ottanta, come segno della continuità di un impegno sul territorio, e di Anna Maria Turchetti, Coordinatrice del Comitato Fidappia che ha raccontato l'intuizione che si cela dietro la brillante idea che ha portato alla nascita di questo progetto. Anche Elisabetta Grande, presidente del Distretto Sud-Est, è stata presente per portare il suo saluto.

Il momento centrale della serata è stato affidato alla professoressa Maria Luisa Marchi, docente di Topografia Antica presso l'Università di Foggia, che ha condotto una ricca relazione sul tracciato dell'Appia, in particolare nel tratto tra il ponte sull'Ofanto e Gravina. Ha illustrato le ipotesi di percorso, la localizzazione dei principali siti emersi e la possibilità che un diverticolo della via passasse dalla collina di Botromagno, nella zona di Santo Staso. Il suo intervento ha offerto un inquadramento storico solido e stimolante, frutto di anni di studio iniziati a Venosa e proseguiti sul campo.

A seguire, Fiammetta Perrone ha presentato un progetto dal titolo "Ispirare, innovare, potenziare, trasformare", centrato sulla sostenibilità e la valorizzazione culturale dei territori attraversati dalla via Appia. Hanno concluso la serata gli interventi di Maria Nuccio e Rosaria Albanese, testimoni dell'impegno della FIDAPA nel preservare la memoria storica attraverso l'azione concreta.

L'evento si è chiuso con la cerimonia delle firme, momento simbolico ma profondamente significativo, che ha suggellato l'impegno condiviso delle istituzioni, delle associazioni e della comunità nel restituire voce e dignità alla Regina Viarum, riaffermando il valore della memoria storica come base per costruire futuro.


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