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Eventi
"Trappola per un uomo solo"
Thriller psicologico, ad alto contenuto di colpi di scena.
Gravina - venerdì 14 marzo 2014
11.15
"Trappola per un uomo solo" porta in scena suspance e grandi colpi di scena.
La rassegna teatrale "Amattori… insieme - Premio Pippo Schinco e Vito D'Agostino", grazie alla compagnia partenopea "Vulimm' Vulà", regalerà ai suoi spettatori un thriller psicologico ricco di mistero.
Tratto da un thriller di Robert Thomas, scritto nel 1960, un giallo avvincente che racconta le particolari vicende di una coppia.
Il punto di partenza dal quale si snoda l'intreccio è la denuncia fatta da un affascinante neo sposo, Daniele, il quale si rivolge alla polizia per cercare la giovane moglie. Le indagini degli agenti continueranno tra l'onnipresente e disperato Daniele, ricerche che soprattutto non porteranno ad alcun esito positivo. Fino a quando, grazie a padre Toni, parroco del paese, arriva il tanto agognato lieto fine o almeno così sembra. Il ritorno a casa di Silvia, la giovane moglie di Daniele, sembra far scattare l'ingranaggio ben oliato di una trama, che si infittisce man mano che la narrazione procede, arricchendosi di nuovi personaggi anch'essi oscuri e ambigui: Papouche, un artista-barbone al corrente di molte, forse troppe, cose, e poi Mirella, l' infermiera .
Ma ci sarà un happy ending? Per scoprirlo non resta che accomodarsi e godersi lo spettacolo, sabato alle 21 e domenica alle 17.30, sempre al teatro Vida.
La rassegna teatrale "Amattori… insieme - Premio Pippo Schinco e Vito D'Agostino", grazie alla compagnia partenopea "Vulimm' Vulà", regalerà ai suoi spettatori un thriller psicologico ricco di mistero.
Tratto da un thriller di Robert Thomas, scritto nel 1960, un giallo avvincente che racconta le particolari vicende di una coppia.
Il punto di partenza dal quale si snoda l'intreccio è la denuncia fatta da un affascinante neo sposo, Daniele, il quale si rivolge alla polizia per cercare la giovane moglie. Le indagini degli agenti continueranno tra l'onnipresente e disperato Daniele, ricerche che soprattutto non porteranno ad alcun esito positivo. Fino a quando, grazie a padre Toni, parroco del paese, arriva il tanto agognato lieto fine o almeno così sembra. Il ritorno a casa di Silvia, la giovane moglie di Daniele, sembra far scattare l'ingranaggio ben oliato di una trama, che si infittisce man mano che la narrazione procede, arricchendosi di nuovi personaggi anch'essi oscuri e ambigui: Papouche, un artista-barbone al corrente di molte, forse troppe, cose, e poi Mirella, l' infermiera .
Ma ci sarà un happy ending? Per scoprirlo non resta che accomodarsi e godersi lo spettacolo, sabato alle 21 e domenica alle 17.30, sempre al teatro Vida.