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La città

Trasferimento mercato, tutto da rifare?

Sfuma l’ipotesi zona pip e l’assessore chiede proposte ai commercianti. La decisione finale attesa per il 31 maggio

"Sull'ipotesi del trasferimento ad altra sede del mercato quindicinale l'amministrazione comunale non è mai venuta meno al dialogo con le associazioni di categoria ed al confronto su ogni possibile ipotesi, purché rispettosa della legge e degli interessi della collettività".

La precisazione arriva direttamente dalla stanze del Palazzo di città per spegnere le polemiche di questi ultimi giorni, ma soprattutto per comunicare che sul trasferimento del mercato quindicinale da villa Margherita alla zona industriale "si sta ancora discutendo". Ultimo in ordine di tempo l'incontro dello scorso 13 maggio tra Comune e associazioni di categoria, "lavori caratterizzati da un dialogo sempre franco e costruttivo e mai – precisano ancora da Palazzo - né nel corso dell'ultimo incontro né in quelli precedenti, risulta essere stata ventilata l'ipotesi di un ricorso al Tar da parte delle organizzazioni di categoria, dal momento che il Municipio, contrariamente a quanto da alcuni sostenuto in maniera strumentale, non ha mai smesso di ricercare soluzioni utili a contemperare le esigenze delle categorie interessate con quelle della collettività. Le priorità da perseguire erano e restano il mantenimento di posteggio a tutti i venditori ambulanti in regola e la ricerca di un posto capiente e comodo per venditori, acquirenti e residenti".

Dunque nessuno scontro, almeno stando alla versione del Palazzo, ma solo la necessità di trovare soluzioni condivise. Soluzioni che, contrariamente a quanto paventato dall'assessorato al commercio che sino a pochi mesi fa era deciso a trasferire le bancarelle in viale Pasteur presso la zona industriale, sono tutt'altro che decise e delineate. Nell'ultimo incontro, infatti, proprio il Municipio ha fatto un parziale passo indietro classificando come "una possibilità" l'allestimento del mercato in zona Pip, dopo aver eseguito alcuni interventi, quali l'installazione di bagni e la sistemazione di aree adibite a verde. "Soluzione, questa, che non ha mai trovato il pieno consenso delle organizzazioni di categoria ma che, in assenza di proposte alternative serie, restava l'unica percorribile".
Dunque che si facciano proposte. Attualmente in pole position c'è l'area fiera zona promessa ai commercianti dalle passate amministrazioni e promossa anche dal Movimento 5 stelle, ma su cui sempre palazzo di città avanza diverse perplessità. Prima fra tutte: "gli spazi disponibili avrebbero consentito solo 140 posteggi e ciò avrebbe determinato la suddivisione in due turni di tutti gli aventi diritto, che invece non gradivano dividersi".

Del resto è lo stesso assessore, Nicola Lagreca, a ribadire di non essere contrario all'ipotesi fiera ma "Anche per questo, d'altra parte, nell'attesa di finanziamenti che ci avrebbero consentito di risistemare a tal scopo la zona parcheggi – ha ricordato l'assessore – abbiamo sin qui temporeggiato sulla decisione finale".
Entrando nei dettagli, l'assessore ha ribadito che l'utilizzo delle aree esterne ai padiglioni fieristici sarebbe possibile solo conferendo cadenza settimanale al mercato, così da consentire la presenza a rotazione di tutti gli operatori commerciali autorizzati, ma con applicazione di tariffe per il posteggio diverse e più onerose, sebbene con disponibilità dell'amministrazione comunale a valutare l'evenienza di rivedere i regolamenti tariffari in senso più equo.
Tirate le somme dell'ennesimo incontro, le organizzazioni di categoria "si sono riservate di fornire risposta a seguito di una consultazione interna sulle ipotesi al momento formulate". Le risposte saranno attese entro e non oltre il 31 maggio.
Dall'assessorato fanno sapere, infine, che "in mancanza, si procederà senza ulteriori tentennamenti".

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