
La città
Tributi, tutti contro tutti
La Giunta punta il dito contro il Consorzio di bonifica e i cittadini protestano contro Comune e Gestam
Gravina - venerdì 5 febbraio 2016
9.12
Piovono cartelle esattoriali sugli agricoltori gravinesi e siamo oramai al tutti contro tutti. Da una parte la giunta comunale ha recentemente espresso solidarietà agli agricoltori tartassati dal Consorzio di bonifica, dall'altra lo stesso governo cittadino è stato messo sotto accusa dagli agricoltori gravinesi a seguito delle cartelle esattoriali inviate per la riscossione dei canoni enfiteutici.
Ma andiamo con ordine.
Porta la data del 2 febbraio l'atto di giunta con cui si stabilisce di "sostenere le istanze degli agricoltori e delle organizzazioni agricole di categoria in sede regionale perché sia seguita la corretta procedura di legge per la quantificazione del contributo dovuto al Consorzio di Bonifica Terre d'Apulia" chiedendo contestualmente che il governo regionale adotti specifici provvedimenti di sospensione gli avvisi di pagamento in corso di notifica agli agricoltori.
Una posizione presa dopo innumerevoli incontri e dibattiti anche a livello regionale contro i balzelli del Consorzio a cui si riconosce "il diritto di imporre il tributo" ma solo li dove le aree vengano periodicamente bonificate e ripulite facendo ricadere sugli agricoltori "un beneficio diretto e specifico del fondo servito, che comporti un aumento del valore fondiario dello stesso".
Opere che a dire dei cittadini ma soprattutto delle associazioni di categoria non vengono effettuate da tempo. La vicenda è oggetto di dibattito nelle stanze del consiglio regionale e sono in tanti a chiedere la riforma dei consorzi sebbene ad oggi il Governo Emiliano non ha ancora tracciato una strada utile alla risoluzione della vicenda.
Tornando alle faccende murgiane e ai tributi cittadini, nei giorni scorsi a Gravina si è costituito un comitato di agricoltori e proprietari terrieri che rivendicano trasparenza, chiarezza ed equità da parte del Comune di Gravina e della Gestam, la società che si occupa della riscossione dei tributi, che in questi giorni sta inviando cartelle esattoriali per la riscossione dei censi.
Nel merito il comitato "Difendiamo la nostra terra" solleva dubbi innanzitutto sulla scelta dei criteri con cui sono stati determinati i canoni senza per altro tenere conto delle diverse tipologie di occupazione dei terreni ovvero, occupazione ai fini agricoli, occupazione abusiva e occupazione di terreni edificati o edificabili.
Nella medesima nota inviata al Comune e agli uffici regionali si evidenziano una serie di errori, omissioni e scarsa chiarezza nelle comunicazioni tali da indurre facilmente in errore i contribuenti. E la situazione è resa ancora più difficile se si considera "che gli uffici della Gestam offrono un servizio carente per quantità e qualità". Gli sportelli infatti sono aperti solo una volta la settimana e solo per qualche ora dunque non è facile smaltire la mole di lavoro e di richieste di chiarimenti.
Di qui la richiesta di "sospendere le richieste di pagamento e avviare un tavolo di confronto per adottare le giuste soluzioni più idonee e d eque per tutti".
Ma andiamo con ordine.
Porta la data del 2 febbraio l'atto di giunta con cui si stabilisce di "sostenere le istanze degli agricoltori e delle organizzazioni agricole di categoria in sede regionale perché sia seguita la corretta procedura di legge per la quantificazione del contributo dovuto al Consorzio di Bonifica Terre d'Apulia" chiedendo contestualmente che il governo regionale adotti specifici provvedimenti di sospensione gli avvisi di pagamento in corso di notifica agli agricoltori.
Una posizione presa dopo innumerevoli incontri e dibattiti anche a livello regionale contro i balzelli del Consorzio a cui si riconosce "il diritto di imporre il tributo" ma solo li dove le aree vengano periodicamente bonificate e ripulite facendo ricadere sugli agricoltori "un beneficio diretto e specifico del fondo servito, che comporti un aumento del valore fondiario dello stesso".
Opere che a dire dei cittadini ma soprattutto delle associazioni di categoria non vengono effettuate da tempo. La vicenda è oggetto di dibattito nelle stanze del consiglio regionale e sono in tanti a chiedere la riforma dei consorzi sebbene ad oggi il Governo Emiliano non ha ancora tracciato una strada utile alla risoluzione della vicenda.
Tornando alle faccende murgiane e ai tributi cittadini, nei giorni scorsi a Gravina si è costituito un comitato di agricoltori e proprietari terrieri che rivendicano trasparenza, chiarezza ed equità da parte del Comune di Gravina e della Gestam, la società che si occupa della riscossione dei tributi, che in questi giorni sta inviando cartelle esattoriali per la riscossione dei censi.
Nel merito il comitato "Difendiamo la nostra terra" solleva dubbi innanzitutto sulla scelta dei criteri con cui sono stati determinati i canoni senza per altro tenere conto delle diverse tipologie di occupazione dei terreni ovvero, occupazione ai fini agricoli, occupazione abusiva e occupazione di terreni edificati o edificabili.
Nella medesima nota inviata al Comune e agli uffici regionali si evidenziano una serie di errori, omissioni e scarsa chiarezza nelle comunicazioni tali da indurre facilmente in errore i contribuenti. E la situazione è resa ancora più difficile se si considera "che gli uffici della Gestam offrono un servizio carente per quantità e qualità". Gli sportelli infatti sono aperti solo una volta la settimana e solo per qualche ora dunque non è facile smaltire la mole di lavoro e di richieste di chiarimenti.
Di qui la richiesta di "sospendere le richieste di pagamento e avviare un tavolo di confronto per adottare le giuste soluzioni più idonee e d eque per tutti".