
La città
Tutti in bosco in Difesa del nostro polmone verde
Il resoconto del primo incontro tra i cittadini
Gravina - lunedì 11 settembre 2017
11.35
È ancora sanguinante la ferita aperta dal violento incendio che a ferragosto ha attraversato oltre 1500 ettari del Bosco SIC Difesa Grande. Un vero e proprio atto criminale contro l'indifeso polmone verde più grande della Provincia di Bari. Dopo l'Amministrazione, anche i cittadini hanno voluto far sentire la propria voce, dandosi appuntamento nella giornata di domenica mattina presso l'ex Bar "Il Rifugio".
Una chiamata all'appello che ha portato i risultati sperati. Tante le associazioni presenti, ma tanti anche i cittadini comuni. Numerosi gli spunti di riflessione emersi dall'incontro. Primo fra tutti costituire un movimento di cittadinanza attiva che sappia raccogliere e convogliare idee e proposte, che diventi una cassa di risonanza delle esigenze di una comunità, e che sia da pungolo, sprono ed eventualmente di supporto all'Amministrazione Comunale.
È emerso chiaro ed evidente come le tematiche ambientali, tra un groviglio infinito di leggi, decreti e vincoli non sia di facile comprensione, come difficile è capire come e dove intervenire. Il dibattito, ricco è corposo, è stato ulteriormente arricchito dalla presenza di professori universitari, come il prof. Arturo Casiero e della prof.ssa Patrizia Tartarino, che nel suo intervento ha portato alla luce un quadro più dettagliato ed indirizzato ad una strategia operativa.
Primo fra tutti sfatare alcuni miti. Non è vero che nulla può essere fatto per 5 anni nelle aree percorse da incendio. Sono tanti gli interventi possibili e ci sono margini operativi anche presso il Ministero. Come non è vero che il Piano di Gestione del Bosco SIC è solo un limite. Può e deve essere aggiornato e migliorato ma lo strumento normativo è imprescindibile per la tutela e la salvaguardia di un'area di pregio. Come non è vero che non ci si può difendere o attutire la barbarie di un incendio. Sono necessari nuovi e più moderni strumenti di monitoraggio e di difesa (sistemi di video sorveglianza), nuove azioni all'interno del bosco (aumentare il numero di torrette presenti, oggi gravemente insufficienti), coinvolgere la cittadinanza attiva affinchè aumentino le iniziative e la presenza in bosco, diventando il primo deterrente e la prima barriera contro l'incuria ed il degrado. È necessario introdurre pratiche selvicolturali all'interno dell'area. È sempre mancata una "gestione" del bosco, una visione dello stesso, come è mancata anche una pianificazione strategica.
Sono alle porte importanti finanziamenti dal PSR ed è necessario che si costituisca una cabina di regia fatta di professionisti di comprovata esperienza capaci di analizzare e studiare i mali che affliggono il nostro bosco, costruirne una visione e sottoporre all'Amministrazione Comunale un piano di interventi e di finanziamenti atti a mitigare le problematiche e che rappresentino la base per una gestione integrata di un'area verde.
Compito di "facilitare" l'incontro è stato affidato al movimento "Bosco-Città" che ha ribadito la necessità di intraprendere un cammino comune tra Amministrazione e Cittadini, resi finalmente partecipi anche nelle azioni decisionali e non più spettatori passivi. come della necessità Dunque Università ed Enti di ricerca possono essere di supporto l'azione di ricostruzione del bosco. Nulla è stato studiato, nulla approfondito e nulla è di conoscenza pubblica.
Altro spunto interessante, sempre per voce dei professori universitari, è implementate queste adunanze pubbliche affinchè sempre più persone possano comprendere la tematica e piantare un nuovo seme di coscienza ambientalista, partendo dai più piccoli e nelle scuole. Una ecologia ambientale forte e costruttiva.
All'incontro era presente anche l'Assessore Felice Lafabiana che ha garantito che tutto quanto emerso dall'incontro sarà il punto di partenza per un cammino condiviso tra amministrazione e cittadinanza attiva; che saranno recepiti gli incipit di questo nuovo movimento, così come sarà intrapresa una collaborazione con l'Università di Bari. A margine del suo intervento, l'Ass. Lafabiana ha anche informato che a breve sarà risolta la questione del contenzione dell'area del Bar Il Rifugio e che presto dovrebbe esserci un nuovo bando per affidamento dell'area. Altra nota lieta è la presenta di importanti tecnici della Regione alla Giunta tecnica che si terrà nei prossimi giorni sempre all'interno del bosco Difesa Grande.
Di seguito le immagini a cura di Carlo Centonze.
Una chiamata all'appello che ha portato i risultati sperati. Tante le associazioni presenti, ma tanti anche i cittadini comuni. Numerosi gli spunti di riflessione emersi dall'incontro. Primo fra tutti costituire un movimento di cittadinanza attiva che sappia raccogliere e convogliare idee e proposte, che diventi una cassa di risonanza delle esigenze di una comunità, e che sia da pungolo, sprono ed eventualmente di supporto all'Amministrazione Comunale.
È emerso chiaro ed evidente come le tematiche ambientali, tra un groviglio infinito di leggi, decreti e vincoli non sia di facile comprensione, come difficile è capire come e dove intervenire. Il dibattito, ricco è corposo, è stato ulteriormente arricchito dalla presenza di professori universitari, come il prof. Arturo Casiero e della prof.ssa Patrizia Tartarino, che nel suo intervento ha portato alla luce un quadro più dettagliato ed indirizzato ad una strategia operativa.
Primo fra tutti sfatare alcuni miti. Non è vero che nulla può essere fatto per 5 anni nelle aree percorse da incendio. Sono tanti gli interventi possibili e ci sono margini operativi anche presso il Ministero. Come non è vero che il Piano di Gestione del Bosco SIC è solo un limite. Può e deve essere aggiornato e migliorato ma lo strumento normativo è imprescindibile per la tutela e la salvaguardia di un'area di pregio. Come non è vero che non ci si può difendere o attutire la barbarie di un incendio. Sono necessari nuovi e più moderni strumenti di monitoraggio e di difesa (sistemi di video sorveglianza), nuove azioni all'interno del bosco (aumentare il numero di torrette presenti, oggi gravemente insufficienti), coinvolgere la cittadinanza attiva affinchè aumentino le iniziative e la presenza in bosco, diventando il primo deterrente e la prima barriera contro l'incuria ed il degrado. È necessario introdurre pratiche selvicolturali all'interno dell'area. È sempre mancata una "gestione" del bosco, una visione dello stesso, come è mancata anche una pianificazione strategica.
Sono alle porte importanti finanziamenti dal PSR ed è necessario che si costituisca una cabina di regia fatta di professionisti di comprovata esperienza capaci di analizzare e studiare i mali che affliggono il nostro bosco, costruirne una visione e sottoporre all'Amministrazione Comunale un piano di interventi e di finanziamenti atti a mitigare le problematiche e che rappresentino la base per una gestione integrata di un'area verde.
Compito di "facilitare" l'incontro è stato affidato al movimento "Bosco-Città" che ha ribadito la necessità di intraprendere un cammino comune tra Amministrazione e Cittadini, resi finalmente partecipi anche nelle azioni decisionali e non più spettatori passivi. come della necessità Dunque Università ed Enti di ricerca possono essere di supporto l'azione di ricostruzione del bosco. Nulla è stato studiato, nulla approfondito e nulla è di conoscenza pubblica.
Altro spunto interessante, sempre per voce dei professori universitari, è implementate queste adunanze pubbliche affinchè sempre più persone possano comprendere la tematica e piantare un nuovo seme di coscienza ambientalista, partendo dai più piccoli e nelle scuole. Una ecologia ambientale forte e costruttiva.
All'incontro era presente anche l'Assessore Felice Lafabiana che ha garantito che tutto quanto emerso dall'incontro sarà il punto di partenza per un cammino condiviso tra amministrazione e cittadinanza attiva; che saranno recepiti gli incipit di questo nuovo movimento, così come sarà intrapresa una collaborazione con l'Università di Bari. A margine del suo intervento, l'Ass. Lafabiana ha anche informato che a breve sarà risolta la questione del contenzione dell'area del Bar Il Rifugio e che presto dovrebbe esserci un nuovo bando per affidamento dell'area. Altra nota lieta è la presenta di importanti tecnici della Regione alla Giunta tecnica che si terrà nei prossimi giorni sempre all'interno del bosco Difesa Grande.
Di seguito le immagini a cura di Carlo Centonze.