
Palazzo di città
Uffici comunali: ridisegnata la fisionomia dei settori
Definite anche le risorse per la produttività: quasi un milione d’euro
Gravina - martedì 15 novembre 2011
17.00
Ancora un passo, ancora una volta lungo la strada della riorganizzazione della macchina amministrativa comunale.
È quel che prevede l'ennesimo provvedimento, il più recente (probabilmente non l'ultimo) della serie, adottato dal commissario prefettizio Ciro Trotta. Che aggiunge un altro tassello al mosaico faticosamente realizzato nelle settimane passate: meno direzioni e maggiore autonomia.
Riassunto delle puntate precedenti: ad aprire le danze, dopo la chiusura dell'esperienza Divella e l'automatica decadenza di tutti i dirigenti nominati dall'ex sindaco, il decreto (il primo) con cui, il 19 ottobre, il commissario prefettizio sceglie di rimettere al loro posto le pedine trovate sulla scacchiera di Palazzo di città. Neppure una settimana dopo, però, è già tempo di cambiamenti: il 25 ottobre, infatti, è tempo di ripensamenti. E azzeramenti. È la tabula rasa sulla quale il Prefetto Trotta, con ulteriore decreto (il terzo), scrive il nome del segretario generale Carlo Casalino, conferendogli "la responsabilità dei servizi facenti capo alle attuali 4 direzioni, dando atto che allo stesso competono tutti i poteri di gestione, fino al 31 dicembre 2011". Segue, qualche giorno dopo, la delibera con la quale, riconosciuta comunque la necessità, pur nel vuoto aperto dalla mancanza di dirigenti e di titolari di posizioni organizzative, di "adottare provvedimenti generali che garantiscano, durante la gestione commissariale, la massima funzionalità degli uffici e contestuale valorizzazione delle professionalità interne", si punta su "un modello organizzativo transitorio, fondato sulle figure dei responsabili di procedimento".
S'arriva così al 15 novembre, ed è cronaca di giornata: con apposita delibera nasce la struttura di supporto alle dirette dipendenze del segretario generale, comprendente il servizio Gabinetto del sindaco ed il servizio affari generali. Vedono la luce anche tre direzioni: una amministrativa, una finanziaria, una tecnica. A chiudere la partita, il Corpo di Polizia Municipale ed il servizio affari legali. La prima depositaria "di piena autonomia organizzativa". Il secondo da dotare "della sufficiente autonomia e indipendenza, liberandolo dalle incombenze relative alla gestione del personale comunale e da tutte le altre funzioni amministrative assegnate". Le tre direzioni, precisa il commissario prefettizio, dovranno trovare entro fine anno il loro dirigente, laurea munito, attraverso procedura di mobilità o apposito concorso.
A completare il quadro, la definizione delle risorse per lo sviluppo delle risorse umane e la produttività, previste dal contratto collettivo nazionale e demandate alla contrattazione in sede locale: per il 2011 ammonteranno complessivamente (tra stabili e variabili) a poco meno di un milione di euro. Qualche esempio: 190.000 euro andranno ai tecnici dell'ente per le progettazioni interne ed il condono. Altri 80.000 finiranno all'ufficio legale. Previsti anche 25.000 euro per il personale impegnato nella fiera di san Giorgio e 20.000 per quello impegnato nel censimento.
È quel che prevede l'ennesimo provvedimento, il più recente (probabilmente non l'ultimo) della serie, adottato dal commissario prefettizio Ciro Trotta. Che aggiunge un altro tassello al mosaico faticosamente realizzato nelle settimane passate: meno direzioni e maggiore autonomia.
Riassunto delle puntate precedenti: ad aprire le danze, dopo la chiusura dell'esperienza Divella e l'automatica decadenza di tutti i dirigenti nominati dall'ex sindaco, il decreto (il primo) con cui, il 19 ottobre, il commissario prefettizio sceglie di rimettere al loro posto le pedine trovate sulla scacchiera di Palazzo di città. Neppure una settimana dopo, però, è già tempo di cambiamenti: il 25 ottobre, infatti, è tempo di ripensamenti. E azzeramenti. È la tabula rasa sulla quale il Prefetto Trotta, con ulteriore decreto (il terzo), scrive il nome del segretario generale Carlo Casalino, conferendogli "la responsabilità dei servizi facenti capo alle attuali 4 direzioni, dando atto che allo stesso competono tutti i poteri di gestione, fino al 31 dicembre 2011". Segue, qualche giorno dopo, la delibera con la quale, riconosciuta comunque la necessità, pur nel vuoto aperto dalla mancanza di dirigenti e di titolari di posizioni organizzative, di "adottare provvedimenti generali che garantiscano, durante la gestione commissariale, la massima funzionalità degli uffici e contestuale valorizzazione delle professionalità interne", si punta su "un modello organizzativo transitorio, fondato sulle figure dei responsabili di procedimento".
S'arriva così al 15 novembre, ed è cronaca di giornata: con apposita delibera nasce la struttura di supporto alle dirette dipendenze del segretario generale, comprendente il servizio Gabinetto del sindaco ed il servizio affari generali. Vedono la luce anche tre direzioni: una amministrativa, una finanziaria, una tecnica. A chiudere la partita, il Corpo di Polizia Municipale ed il servizio affari legali. La prima depositaria "di piena autonomia organizzativa". Il secondo da dotare "della sufficiente autonomia e indipendenza, liberandolo dalle incombenze relative alla gestione del personale comunale e da tutte le altre funzioni amministrative assegnate". Le tre direzioni, precisa il commissario prefettizio, dovranno trovare entro fine anno il loro dirigente, laurea munito, attraverso procedura di mobilità o apposito concorso.
A completare il quadro, la definizione delle risorse per lo sviluppo delle risorse umane e la produttività, previste dal contratto collettivo nazionale e demandate alla contrattazione in sede locale: per il 2011 ammonteranno complessivamente (tra stabili e variabili) a poco meno di un milione di euro. Qualche esempio: 190.000 euro andranno ai tecnici dell'ente per le progettazioni interne ed il condono. Altri 80.000 finiranno all'ufficio legale. Previsti anche 25.000 euro per il personale impegnato nella fiera di san Giorgio e 20.000 per quello impegnato nel censimento.