
Convegni
Umani e macchine: un dialogo necessario sul futuro dell’IA
Studenti, scienziati ed esperti a confronto, tra creatività algoritmica, medicina personalizzata e dilemmi etici
Gravina - mercoledì 24 settembre 2025
9.17
La quinta giornata dei "Dialoghi nella Murgia" ha affrontato uno dei temi più attuali e controversi della contemporaneità: l'intelligenza artificiale. Un appuntamento reso ancora più significativo dal coinvolgimento diretto e attivo degli studenti di alcune classi delle scuole superiori di Gravina, presenti in qualità di rappresentanza e partecipi di un confronto vivace e consapevole.
A fare gli onori di casa, il presidente della Fondazione Santomasi, Filippo Tarantino, che ha introdotto l'incontro con un breve saluto, prima di lasciare la parola a Liborio Dibattista, moderatore e promotore del dialogo che ha visto alternarsi esperti e ricercatori di spicco.
L'intera mattinata è stata, infatti, dedicata al tema "L'intelligenza artificiale: dalla teoria alla pratica", a cura del Seminario di Storia della Scienza dell'UNIBA, offrendo ai presenti un'analisi lucida e multidisciplinare su come le nuove tecnologie stiano modificando non solo il lavoro e la produzione, ma anche il pensiero umano, la creatività e la medicina.
Ha aperto gli interventi Alessio Donvito, che ha provato a delineare più chiaramente nell'immaginario collettivo la definizione di "intelligenza artificiale", ripercorrendone la storia dai primi computer fino ad oggi. A seguire, Ivano Zanzarella ha illustrato "La creatività delle macchine in musica e immagine", mostrando esempi concreti di produzione artistica algoritmica che mettono in discussione l'unicità dell'estro umano.
Ilaria Nanna, invece, ha approfondito le applicazioni dei "Digital Twin" nel campo medico, un ambito in rapidissima evoluzione dove la simulazione virtuale del corpo umano sta diventando un potente alleato nella diagnosi e nell'evoluzione della cosiddetta "medicina personalizzata", raccontando ciò con uno sguardo attento alle implicazioni etiche che questi nuovi strumenti comportano.
La questione delle implicazioni etiche è stata un ampio spunto di dibattito durante la tavola rotonda, guidata dalla docente Caterina Tisci, che si è tenuta a conclusione della giornata e che ha visto la partecipazione di Pasquale Grieco, Pietro Polieri e Antonino Giannone.
Tra gli argomenti che sono stati trattati si è anche discusso sul ruolo delle IA conversazionali nella formazione, nella comunicazione e nel pensiero critico, e dell'inevitabile confronto tra la mente umana e quella artificiale.
Tra dati, dubbi etici e visioni per il futuro, è emersa chiaramente l'esigenza di una nuova alfabetizzazione tecnologica, che metta i giovani in condizione non solo di usare le tecnologie, ma di comprenderle e orientarle.
L'evento ha rappresentato un'occasione preziosa per avvicinare i ragazzi alla ricerca e al pensiero scientifico, sottolineando al tempo stesso quanto sia cruciale, in questa epoca storica, riscoprire l'importanza delle discipline umanistiche per comprendere la portata della rivoluzione tecnologica di cui siamo protagonisti.
A fare gli onori di casa, il presidente della Fondazione Santomasi, Filippo Tarantino, che ha introdotto l'incontro con un breve saluto, prima di lasciare la parola a Liborio Dibattista, moderatore e promotore del dialogo che ha visto alternarsi esperti e ricercatori di spicco.
L'intera mattinata è stata, infatti, dedicata al tema "L'intelligenza artificiale: dalla teoria alla pratica", a cura del Seminario di Storia della Scienza dell'UNIBA, offrendo ai presenti un'analisi lucida e multidisciplinare su come le nuove tecnologie stiano modificando non solo il lavoro e la produzione, ma anche il pensiero umano, la creatività e la medicina.
Ha aperto gli interventi Alessio Donvito, che ha provato a delineare più chiaramente nell'immaginario collettivo la definizione di "intelligenza artificiale", ripercorrendone la storia dai primi computer fino ad oggi. A seguire, Ivano Zanzarella ha illustrato "La creatività delle macchine in musica e immagine", mostrando esempi concreti di produzione artistica algoritmica che mettono in discussione l'unicità dell'estro umano.
Ilaria Nanna, invece, ha approfondito le applicazioni dei "Digital Twin" nel campo medico, un ambito in rapidissima evoluzione dove la simulazione virtuale del corpo umano sta diventando un potente alleato nella diagnosi e nell'evoluzione della cosiddetta "medicina personalizzata", raccontando ciò con uno sguardo attento alle implicazioni etiche che questi nuovi strumenti comportano.
La questione delle implicazioni etiche è stata un ampio spunto di dibattito durante la tavola rotonda, guidata dalla docente Caterina Tisci, che si è tenuta a conclusione della giornata e che ha visto la partecipazione di Pasquale Grieco, Pietro Polieri e Antonino Giannone.
Tra gli argomenti che sono stati trattati si è anche discusso sul ruolo delle IA conversazionali nella formazione, nella comunicazione e nel pensiero critico, e dell'inevitabile confronto tra la mente umana e quella artificiale.
Tra dati, dubbi etici e visioni per il futuro, è emersa chiaramente l'esigenza di una nuova alfabetizzazione tecnologica, che metta i giovani in condizione non solo di usare le tecnologie, ma di comprenderle e orientarle.
L'evento ha rappresentato un'occasione preziosa per avvicinare i ragazzi alla ricerca e al pensiero scientifico, sottolineando al tempo stesso quanto sia cruciale, in questa epoca storica, riscoprire l'importanza delle discipline umanistiche per comprendere la portata della rivoluzione tecnologica di cui siamo protagonisti.