libro delitto matteotti
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Un caffè con Giacomo Matteotti

Presentazione del libro “Delitto Matteotti-il mandante” in occasione del novantesimo anniversario dalla morte.

Dobbiamo tornare indietro nel tempo e fermarci a qualche giorno prima del 10 giugno 1924, data storica in cui Giacomo Matteotti, allora politico socialista e antifascista italiano, venne assassinato dai membri della polizia politica fascista del tempo. Da sempre un convinto sostenitore della neutralità italiana, si batté lanciando appelli di pace e procurandosi, di conseguenza, l'ostilità da parte del movimento fascista. Il 30 maggio 1924 durante il voto per la convalida degli eletti in Parlamento, Matteotti contestò pubblicamente i risultati delle consultazioni elettorali, accusando i fascisti di brogli. Parole in seguito formalizzate in una denuncia nella quale lo stesso Matteotti raccontava delle violenze perpetrate dai fascisti contro contro i candidati socialisti, comunisti, repubblicani e liberali progressisti. Al termine del suo discorso, dopo aver ricevuto le congratulazioni dei suoi compagni di partito, Matteotti concluse: "Io il mio discorso l'ho fatto. Ora voi preparate il discorso funebre per me".

Sono proprio questi ultimi giorni di tensioni, conflitti e difficoltà che Mario Gianfrate e Nicola Colonna hanno voluto ricostruire e raccontare nel libro " Delitto Matteotti-il mandante". Un'opera scritta a quattro mani, e presentata nella serata di venerdì presso la sala delle Officine Culturali. Un incontro celebrato in occasione del novantesimo anniversario dall'assassinio di Matteotti, moderato da Angelica Labianca, a cui hanno partecipato il sindaco Alesio Valente e il presidente della sezione gravinese del partito socialista Piero Nolasco.

Un libro suddiviso in due parti: la prima affidata a Mario Gianfrate il cui compito è stato quello di ripercorrere le tappe salienti che conducessero all'assassinio del parlamentare socialista e di svelare i segreti e le motivazioni di questo omicidio politico, che vide come mandante Benito Mussolini in accordo con l'allora re Vittorio Emanuele III. Mentre nelle seconda parte affidata al docente dell'Università di Bari, Nicola Colonna, vi è la postfazione sull'attualità del pensiero politico di Matteotti.

Un personaggio, Giacomo Matteotti, ammirato e discusso su cui ancora politici e storici dibattono. "Matteotti è stato un uomo che si è sempre battuto per la libertà, in quanto solo scendendo in campo si può ottenere quello che si vuole. Per questo credo che bisogna sempre rifarsi a personaggi così, perché senza storia non ci potrà mai essere futuro" ha commentato il sindaco Valente durante il suo intervento.


(a cura di Erika Perrone)
6 fotoCaffè con... Mario Gianfrate e Nicola Colonna
Delitto Matteotti, il mandanteDelitto Matteotti, il mandanteDelitto Matteotti, il mandanteDelitto Matteotti, il mandanteDelitto Matteotti, il mandanteDelitto Matteotti, il mandante
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