
La città
Un gravinese nello staff del rettore Uricchio
Matteo de Marinis nel Comitato Tecnico Scientifico dell'Università di Bari.
Gravina - lunedì 6 ottobre 2014
11.33
Il gravinese Matteo de Marinis da qualche giorno è stato nominato, dal rettore Antonio Uricchio, componente esterno esperto del Comitato Tecnico Scientifico dell'Agenzia per i rapporti con l'esterno dell'Università di Bari.
La funzione svolta del comitato è innanzitutto quella di curare i rapporti che l'università ha con le amministrazioni, le istituzioni e le alte università - italiane e non - al fine di promuovere collaborazioni con enti sia pubblici che privati. Un organo, previsto dallo statuto universitario, che opera come struttura di staff del rettore e che assume un ruolo sempre più importante, dato l'evolversi della complessità delle relazioni con l'esterno.
La struttura del comitato tecnico è composta attualmente da sei unità, cinque docenti universitari e un solo componente esterno, appunto de Marinis, scelto in virtù del suo percorso formativo e lavorativo. Oggi funzionario della prefettura, per sei mesi ha svolto anche un incaricato presso la presidenza del Consiglio dei Ministri nella commissione delle riforme istituzionali.
"Sono lusingato per l'incarico di estrema delicatezza ed importanza che il Rettore ha voluto affidarmi", spiega de Marinis, "il mio impegno è soprattutto quello di portare il mio know-how al servizio dell'università e quindi dei ragazzi, per cercare di trovare gli strumenti idonei affinché durante e dopo il percorso universitario si possano creare delle sinergie con il mondo lavorativo. Solo così la laurea può diventare una possibilità concreta". Prima cosa di cui si sta già occupando: "L'area metropolitana, ormai prossima all'avvio, e che potrebbe avere risvolti cruciali nei rapporti con l'università di Bari".
Un obiettivo che lui stesso definisce molto ambizioso e che prevede certamente un grosso carico di responsabilità. "Spero di esserne all'altezza", conclude.
La funzione svolta del comitato è innanzitutto quella di curare i rapporti che l'università ha con le amministrazioni, le istituzioni e le alte università - italiane e non - al fine di promuovere collaborazioni con enti sia pubblici che privati. Un organo, previsto dallo statuto universitario, che opera come struttura di staff del rettore e che assume un ruolo sempre più importante, dato l'evolversi della complessità delle relazioni con l'esterno.
La struttura del comitato tecnico è composta attualmente da sei unità, cinque docenti universitari e un solo componente esterno, appunto de Marinis, scelto in virtù del suo percorso formativo e lavorativo. Oggi funzionario della prefettura, per sei mesi ha svolto anche un incaricato presso la presidenza del Consiglio dei Ministri nella commissione delle riforme istituzionali.
"Sono lusingato per l'incarico di estrema delicatezza ed importanza che il Rettore ha voluto affidarmi", spiega de Marinis, "il mio impegno è soprattutto quello di portare il mio know-how al servizio dell'università e quindi dei ragazzi, per cercare di trovare gli strumenti idonei affinché durante e dopo il percorso universitario si possano creare delle sinergie con il mondo lavorativo. Solo così la laurea può diventare una possibilità concreta". Prima cosa di cui si sta già occupando: "L'area metropolitana, ormai prossima all'avvio, e che potrebbe avere risvolti cruciali nei rapporti con l'università di Bari".
Un obiettivo che lui stesso definisce molto ambizioso e che prevede certamente un grosso carico di responsabilità. "Spero di esserne all'altezza", conclude.