
Scuola e Università
Un ingegnere gravinese all'USRA
Francesco Tarantino a lavoro per la ricostruzione dell’Aquila.
Gravina - giovedì 24 ottobre 2013
11.05
"La costanza ripaga sempre".
Ne è convinto, Francesco Tarantino, il giovane ingegnere gravinese che da poco più di un mese è a lavoro a L'Aquila presso l'ufficio speciale per la ricostruzione del centro storico della città distrutto dal terremoto del 2009.
E' stato scelto tra 800 candidati, insieme ad altri quattro esperti tra ingegneri e architetti in possesso di specifiche competenze in materia di analisi e verifiche sismiche, per svolgere l'istruttoria delle pratiche di ricostruzione. Non si è arreso alla prima possibilità lavorativa Tarantino, che caparbio ha continuato a cercare l'impiego giusto che lo gratificasse dopo tanti studi in materia di costruzioni sismiche.
Dopo essersi laureato al politecnico di Bari in ingegneria civile, ha intrapreso l'attività da libero professionista, prima di abbandonare tutto per frequentare un master di secondo livello a Roma in "Riabilitazione e controllo di costruzioni in zona sismica". Al master segue uno stage che lo porta a Madrid dove viene assunto da una prestigiosa azienda di ingegneria che si occupa di progettazione strutturale di ponti: " Un'esperienza interessante e gratificante ma nonostante tutto non ho mai accantonato il desiderio di tornare in Italia". Così prova a cercare lavoro a Milano dove accetta una proposta a tempo indeterminato come ispettore di cantiere.
I veri cambiamenti, però, arrivano nel 2011 quando Francesco si trasferisce in Abruzzo per collaborare con Reluis (Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica) lanciandosi in una sfida tesa a perseguire quella che era la sua ambizione. Passata l'emergenza in Abruzzo, si trasferisce in Emilia, da poco colpita dal sisma per occuparsi di verifiche sugli edifici, fino a metà settembre, quando viene pubblicato il bando dall'ufficio speciale per la ricostruzione di L'Aquila.
"Lavorare in posti dove sono accadute delle tragedie non è facile - spiega l'ingegnere - ci sono tante pratiche di progetti da visionare e sistemare affinchè le domande di finanziamento vadano a buon fine".
Intanto sulla sua carriera professionale e sopratutto sulla sua vita racconta: "Ho cercato sempre di sostenermi economicamente per raggiungere degli obiettivi - aggiunge - e da due anni faccio il lavoro che ho sempre voluto fare" ossia svolgere attività da progettista per interventi di miglioramento sismico su edifici già esistenti.
Quest'ultima possibilità all'USRA per il giovane ingegnere gravinese è "uno dei tanti passi utili ad accrescere la formazione professionale e personale, non certo un punto d'arrivo".
Per gli altri, invece, un esempio.
Ne è convinto, Francesco Tarantino, il giovane ingegnere gravinese che da poco più di un mese è a lavoro a L'Aquila presso l'ufficio speciale per la ricostruzione del centro storico della città distrutto dal terremoto del 2009.
E' stato scelto tra 800 candidati, insieme ad altri quattro esperti tra ingegneri e architetti in possesso di specifiche competenze in materia di analisi e verifiche sismiche, per svolgere l'istruttoria delle pratiche di ricostruzione. Non si è arreso alla prima possibilità lavorativa Tarantino, che caparbio ha continuato a cercare l'impiego giusto che lo gratificasse dopo tanti studi in materia di costruzioni sismiche.
Dopo essersi laureato al politecnico di Bari in ingegneria civile, ha intrapreso l'attività da libero professionista, prima di abbandonare tutto per frequentare un master di secondo livello a Roma in "Riabilitazione e controllo di costruzioni in zona sismica". Al master segue uno stage che lo porta a Madrid dove viene assunto da una prestigiosa azienda di ingegneria che si occupa di progettazione strutturale di ponti: " Un'esperienza interessante e gratificante ma nonostante tutto non ho mai accantonato il desiderio di tornare in Italia". Così prova a cercare lavoro a Milano dove accetta una proposta a tempo indeterminato come ispettore di cantiere.
I veri cambiamenti, però, arrivano nel 2011 quando Francesco si trasferisce in Abruzzo per collaborare con Reluis (Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica) lanciandosi in una sfida tesa a perseguire quella che era la sua ambizione. Passata l'emergenza in Abruzzo, si trasferisce in Emilia, da poco colpita dal sisma per occuparsi di verifiche sugli edifici, fino a metà settembre, quando viene pubblicato il bando dall'ufficio speciale per la ricostruzione di L'Aquila.
"Lavorare in posti dove sono accadute delle tragedie non è facile - spiega l'ingegnere - ci sono tante pratiche di progetti da visionare e sistemare affinchè le domande di finanziamento vadano a buon fine".
Intanto sulla sua carriera professionale e sopratutto sulla sua vita racconta: "Ho cercato sempre di sostenermi economicamente per raggiungere degli obiettivi - aggiunge - e da due anni faccio il lavoro che ho sempre voluto fare" ossia svolgere attività da progettista per interventi di miglioramento sismico su edifici già esistenti.
Quest'ultima possibilità all'USRA per il giovane ingegnere gravinese è "uno dei tanti passi utili ad accrescere la formazione professionale e personale, non certo un punto d'arrivo".
Per gli altri, invece, un esempio.