
Libri
Un libro su “La Via Micaelica della Murgia”
Un volume edito dall’associazione Algramà. Testi di Giuseppe Marrulli e foto di Carlo Centonze con il coordinamento di Michele Gismundo
Gravina - giovedì 4 settembre 2025
10.15
Il nuovo libro "La Via Micaelica della Murgia" è una produzione Algramà, un volume di pregio, si direbbe, realizzato dal Centro Stampa di Matera con l'impegno e la responsabilità dei soci di Algramà Giuseppe Marrulli per i testi e Carlo Centonze per le fotografie, con il coordinamento di Michele Gismundo, esponente del Consiglio Direttivo dell'Associazione. Editore la stessa Algramà.
Gli autori sono tre professionisti di Gravina: Giuseppe Marrulli classe 1950, laureato in Economia e Commercio che ha svolto la sua attività professionale nella Banca d'Italia. È stato anche Consigliere e Presidente della Banca Popolare di Puglia e Basilicata. Michele Gismundo classe 1949, laureato in Sociologia che ha svolto l'attività di insegnante, già consigliere comunale dal 1980 al 1983 che ha scritto e pubblicato il libro "La Ricostruzione a Gravina in Puglia 1943-1947" nonché il volume "Mestieri e Società nel Novecento a Gravina in Puglia" insieme a Giuseppe Marrulli. Carlo Centonze classe 1945, Ragioniere che ha svolto l'attività professionale come assistente amministrativo nella scuola media statale Ettore Pomarici Santomasi con una lunga esperienza d'impegno politico e sociale, come consigliere e assessore comunale, nella città di Gravina. Da pensionato Carlo Centonze si diletta a fotografare le bellezze artistiche, paesaggistiche e culturali della sua città e dell'hinterland murgiano.
Il lavoro degli autori è di una vera e propria squadra di persone dei nostri luoghi tenute insieme dalla comune passione per i paesaggi, i borghi medievali, gli habitat rupestri: una partecipazione solidale che, a ben guardare, è frutto della devozione al culto di San Michele ancora molto diffusa nelle lande della Murgia. Come avviene per tutti i cammini, così in voga oggi in Puglia e Basilicata, sono state tracciate le sette tappe del percorso, compendiate in altrettante schede di sintesi dei dati: distanze, sentieri percorribili sia con mezzi di locomozione sia in bici o a piedi, luoghi di interesse da visitare, strutture di accoglienza e ristoro.
Il pellegrinaggio ai siti micaelici coinvolge tre località della vicina Basilicata (Montescaglioso, Matera, Acerenza) e cinque della Puglia (Santeramo, Monte Laureto di Putignano, Altamura, Gravina in Puglia e Minervino Murge). Il volume quindi non è altro che la riscoperta del culto di San Michele Arcangelo, una risorsa per la crescita del turismo nei siti rupestri, nei borghi storici e nei parchi naturalistici dell'Alta Murgia, precisazione indispensabile che mette bene in luce l'obiettivo del complesso studio affrontato da tutti gli autori che hanno contribuito alla stesura del libro.
Il volume è articolato in sette capitoli, con un'appendice di articoli di stampa sull'argomento. Nel complesso il cammino è lungo 150 km e rimanda alle vie percorse dai pastori della transumanza che, durante i loro spostamenti, visitavano le grotte dedicate a San Michele Arcangelo per invocare la protezione delle greggi e della salute personale. In buona sostanza, non è la scoperta sensazionale di un mondo sconosciuto, ma la suggestiva rievocazione di quei tempi, di quella devozione e di quei luoghi a lungo negati alla consapevolezza dei residenti e all'attenzione dei visitatori, ritenuti erroneamente luoghi della desolazione e della povertà culturale.
L'Alta Murgia è ora ufficialmente riconosciuta come "ambito" paesaggistico tipico della Puglia nel Piano Paesaggistico Territoriale Regionale e, perciò, oggetto di tutela e conservazione. La civiltà rurale e pastorale è ancora viva nei gesti e nei paesaggi del nostro territorio. L'itinerario proposto costituisce un viaggio immersivo nella Murgia che va valorizzato, in quanto accresce il livello di sensibilità del pubblico riguardo alle proprie risorse da salvaguardare.
Il libro è in vendita ad Altamura presso la cartolibreria IL GESSETTO di Via Matera e a Gravina presso la cartolibreria PARRULLI in via Matteotti. E' prevista a breve una cerimonia di presentazione del volume.
Gli autori sono tre professionisti di Gravina: Giuseppe Marrulli classe 1950, laureato in Economia e Commercio che ha svolto la sua attività professionale nella Banca d'Italia. È stato anche Consigliere e Presidente della Banca Popolare di Puglia e Basilicata. Michele Gismundo classe 1949, laureato in Sociologia che ha svolto l'attività di insegnante, già consigliere comunale dal 1980 al 1983 che ha scritto e pubblicato il libro "La Ricostruzione a Gravina in Puglia 1943-1947" nonché il volume "Mestieri e Società nel Novecento a Gravina in Puglia" insieme a Giuseppe Marrulli. Carlo Centonze classe 1945, Ragioniere che ha svolto l'attività professionale come assistente amministrativo nella scuola media statale Ettore Pomarici Santomasi con una lunga esperienza d'impegno politico e sociale, come consigliere e assessore comunale, nella città di Gravina. Da pensionato Carlo Centonze si diletta a fotografare le bellezze artistiche, paesaggistiche e culturali della sua città e dell'hinterland murgiano.
Il lavoro degli autori è di una vera e propria squadra di persone dei nostri luoghi tenute insieme dalla comune passione per i paesaggi, i borghi medievali, gli habitat rupestri: una partecipazione solidale che, a ben guardare, è frutto della devozione al culto di San Michele ancora molto diffusa nelle lande della Murgia. Come avviene per tutti i cammini, così in voga oggi in Puglia e Basilicata, sono state tracciate le sette tappe del percorso, compendiate in altrettante schede di sintesi dei dati: distanze, sentieri percorribili sia con mezzi di locomozione sia in bici o a piedi, luoghi di interesse da visitare, strutture di accoglienza e ristoro.
Il pellegrinaggio ai siti micaelici coinvolge tre località della vicina Basilicata (Montescaglioso, Matera, Acerenza) e cinque della Puglia (Santeramo, Monte Laureto di Putignano, Altamura, Gravina in Puglia e Minervino Murge). Il volume quindi non è altro che la riscoperta del culto di San Michele Arcangelo, una risorsa per la crescita del turismo nei siti rupestri, nei borghi storici e nei parchi naturalistici dell'Alta Murgia, precisazione indispensabile che mette bene in luce l'obiettivo del complesso studio affrontato da tutti gli autori che hanno contribuito alla stesura del libro.
Il volume è articolato in sette capitoli, con un'appendice di articoli di stampa sull'argomento. Nel complesso il cammino è lungo 150 km e rimanda alle vie percorse dai pastori della transumanza che, durante i loro spostamenti, visitavano le grotte dedicate a San Michele Arcangelo per invocare la protezione delle greggi e della salute personale. In buona sostanza, non è la scoperta sensazionale di un mondo sconosciuto, ma la suggestiva rievocazione di quei tempi, di quella devozione e di quei luoghi a lungo negati alla consapevolezza dei residenti e all'attenzione dei visitatori, ritenuti erroneamente luoghi della desolazione e della povertà culturale.
L'Alta Murgia è ora ufficialmente riconosciuta come "ambito" paesaggistico tipico della Puglia nel Piano Paesaggistico Territoriale Regionale e, perciò, oggetto di tutela e conservazione. La civiltà rurale e pastorale è ancora viva nei gesti e nei paesaggi del nostro territorio. L'itinerario proposto costituisce un viaggio immersivo nella Murgia che va valorizzato, in quanto accresce il livello di sensibilità del pubblico riguardo alle proprie risorse da salvaguardare.
Il libro è in vendita ad Altamura presso la cartolibreria IL GESSETTO di Via Matera e a Gravina presso la cartolibreria PARRULLI in via Matteotti. E' prevista a breve una cerimonia di presentazione del volume.