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Una pietra d’inciampo per Filippo D’Agostino
Cerimonia per ricordare il gravinese martire dell’antifascismo ad 80 anni dalla liberazione dell’Italia dal nazifascismo
Gravina - lunedì 14 aprile 2025
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Cerimonia di commemorazione in onore di Filippo D'agostino, a cui è stata dedicata una pietra di inciampo, ubicata in Piazza della Repubblica. Una cerimonia che arriva nell'anno in cui si celebrano gli 80 anni dalla liberazione dell'Italia dal nazifascismo.
A spiegare il senso dell'iniziativa è stata Rosa Fiore, Presidente della sezione di Gravina dell'Associazione Nazionale dei Partigiani d'Italia. "Pensando all'oggi e al futuro che svolgiamo questa celebrazione. Per riconoscere il potente legame tra quell'avvenimenti, il presente e la sua proiezione nel domani" - ha sottolineato la presidente dell'Anpi.
Una cerimonia fortemente caldeggiata dalla locale Associazione partigiani "per tentare di aprire un varco nell'indifferenza e nel disimpegno" - ha affermato Fiore, che ha sottolineato come "Oggi più che mai serve che la memoria pubblica diventi coscienza collettiva che sappia tradurre la storia di quel tempo, in uno strumento di lettura della nostra condizione presente".
Alla manifestazione, oltre all'assessore Vincenzo Varrese, in rappresentanza della civica amministrazione che ha patrocinato l'evento, è intervenuto anche il presidente provinciale dell'Anpi, Pasquale Martino e il coordinatore della camera del lavoro di Gravina, Peppino Deleonardis.
Una cerimonia apparsa più che mai opportuna visti i venti di guerra e le violenze che stanno quotidianamente interessando il mondo. "In tempi bui come quelli contemporanei serve quindi ricordare una figura che ha dato la vita per i propri ideali e per la libertà" - ha chiosato Rosa Fiore.
Un messaggio di pace di estrema attualità, condiviso da Pasquale Martino che ha voluto evidenziare quanto la resistenza fosse un incontro felice tra i giovani che combattevano il regime fascista e si ribellavano alle violenze e barbarie dell'occupazione nazista e il pensiero antifascista maturato negli anni precedenti.
"Una delle figure emblematiche in questo cammino è proprio Filippo D'Agostino". Protagonista sia della resistenza della camera del Lavoro di Bari dall'attacco fascista e successivamente nella guerra partigiana, combattuta anche dal campo di concentramento di Mauthausen. "D'Agostino è un padre della patria perché è uno di quegli ispiratori di un pensiero irriducibilmente antifascista".
L'intitolazione di una pietra d'inciampo diventa, dunque, un gesto necessario per custodire la memoria in onore di un gravinese che si è immolato in nome della libertà.
"E' la prima pietra di inciampo che posiamo a Gravina per ricordare e rinnovare un impegno per promuovere i valori che D'Agostino ha rappresentato"- Ha concluso Peppino Deleonardis prima di scoprire la piccola targhetta che ricorda Filippo D'Agostino.
A spiegare il senso dell'iniziativa è stata Rosa Fiore, Presidente della sezione di Gravina dell'Associazione Nazionale dei Partigiani d'Italia. "Pensando all'oggi e al futuro che svolgiamo questa celebrazione. Per riconoscere il potente legame tra quell'avvenimenti, il presente e la sua proiezione nel domani" - ha sottolineato la presidente dell'Anpi.
Una cerimonia fortemente caldeggiata dalla locale Associazione partigiani "per tentare di aprire un varco nell'indifferenza e nel disimpegno" - ha affermato Fiore, che ha sottolineato come "Oggi più che mai serve che la memoria pubblica diventi coscienza collettiva che sappia tradurre la storia di quel tempo, in uno strumento di lettura della nostra condizione presente".
Alla manifestazione, oltre all'assessore Vincenzo Varrese, in rappresentanza della civica amministrazione che ha patrocinato l'evento, è intervenuto anche il presidente provinciale dell'Anpi, Pasquale Martino e il coordinatore della camera del lavoro di Gravina, Peppino Deleonardis.
Una cerimonia apparsa più che mai opportuna visti i venti di guerra e le violenze che stanno quotidianamente interessando il mondo. "In tempi bui come quelli contemporanei serve quindi ricordare una figura che ha dato la vita per i propri ideali e per la libertà" - ha chiosato Rosa Fiore.
Un messaggio di pace di estrema attualità, condiviso da Pasquale Martino che ha voluto evidenziare quanto la resistenza fosse un incontro felice tra i giovani che combattevano il regime fascista e si ribellavano alle violenze e barbarie dell'occupazione nazista e il pensiero antifascista maturato negli anni precedenti.
"Una delle figure emblematiche in questo cammino è proprio Filippo D'Agostino". Protagonista sia della resistenza della camera del Lavoro di Bari dall'attacco fascista e successivamente nella guerra partigiana, combattuta anche dal campo di concentramento di Mauthausen. "D'Agostino è un padre della patria perché è uno di quegli ispiratori di un pensiero irriducibilmente antifascista".
L'intitolazione di una pietra d'inciampo diventa, dunque, un gesto necessario per custodire la memoria in onore di un gravinese che si è immolato in nome della libertà.
"E' la prima pietra di inciampo che posiamo a Gravina per ricordare e rinnovare un impegno per promuovere i valori che D'Agostino ha rappresentato"- Ha concluso Peppino Deleonardis prima di scoprire la piccola targhetta che ricorda Filippo D'Agostino.