
Territorio
Urge attuare il piano di contenimento della fauna selvatica
Una richiesta della Coldiretti Puglia
Gravina - giovedì 5 giugno 2025
Dare immediata attuazione al Piano straordinario regionale per il contenimento dei cinghiali e degli altri animali che stanno mettendo a dura prova il sistema produttivo della regione.
Questo il grido d'allarme lanciato da Coldiretti Puglia. La regione infatti è invasa da 250mila cinghiali, che sono pericolosi e dannosi sia per la peste dei cinghiali, ma anche per la sicurezza delle persone in campagna e città con i branchi che si spingono fin dentro i centri urbani, fra macchine in sosta, carrozzine con bambini e anziani che vanno a fare la spesa, con le aree della Murgia barese e tarantina, del Gargano e del subappennino dauno diventate terra di conquista degli ungulati che devastano i raccolti.
Ecco perché – sottolinea Coldiretti- "Va data piena e immediata attuazione al Piano straordinario regionale per la gestione e il contenimento della fauna selvatica in Puglia".
"E' una vera e propria emergenza che mette a rischio la sicurezza oltre che le produzioni degli agricoltori- continuano da Coldiretti-, ma anche la salute degli automobilisti per la presenza di animali selvatici e di cinghiali, che possono arrivare a un quintale e mezzo di peso e 150 centimetri di lunghezza".
Ma non ci sono solo i cinghiali a danneggiare le produzioni pugliesi.
In Puglia sono enormi i danni causati dalla fauna selvatica, con i cinghiali che distruggono le coltivazioni e attaccano gli uomini e gli animali allevati, come anche i lupi e i cani inselvatichiti, gli storni azzerano la produzione di olive e distruggono le piazzole, le lepri divorano letteralmente interi campi di ortaggi, i cormorani mangiano i pesci negli impianti di acquacoltura, i pappagalli verdi si cibano di frutta e mandorle e il killer dei mari, il granchio blu che stermina vongole veraci, cozze, uova, altri pesci e molluschi. con un danno complessivo stimato pari ad oltre 30 milioni di euro.
Questo il grido d'allarme lanciato da Coldiretti Puglia. La regione infatti è invasa da 250mila cinghiali, che sono pericolosi e dannosi sia per la peste dei cinghiali, ma anche per la sicurezza delle persone in campagna e città con i branchi che si spingono fin dentro i centri urbani, fra macchine in sosta, carrozzine con bambini e anziani che vanno a fare la spesa, con le aree della Murgia barese e tarantina, del Gargano e del subappennino dauno diventate terra di conquista degli ungulati che devastano i raccolti.
Ecco perché – sottolinea Coldiretti- "Va data piena e immediata attuazione al Piano straordinario regionale per la gestione e il contenimento della fauna selvatica in Puglia".
"E' una vera e propria emergenza che mette a rischio la sicurezza oltre che le produzioni degli agricoltori- continuano da Coldiretti-, ma anche la salute degli automobilisti per la presenza di animali selvatici e di cinghiali, che possono arrivare a un quintale e mezzo di peso e 150 centimetri di lunghezza".
Ma non ci sono solo i cinghiali a danneggiare le produzioni pugliesi.
In Puglia sono enormi i danni causati dalla fauna selvatica, con i cinghiali che distruggono le coltivazioni e attaccano gli uomini e gli animali allevati, come anche i lupi e i cani inselvatichiti, gli storni azzerano la produzione di olive e distruggono le piazzole, le lepri divorano letteralmente interi campi di ortaggi, i cormorani mangiano i pesci negli impianti di acquacoltura, i pappagalli verdi si cibano di frutta e mandorle e il killer dei mari, il granchio blu che stermina vongole veraci, cozze, uova, altri pesci e molluschi. con un danno complessivo stimato pari ad oltre 30 milioni di euro.