
Eventi
“Vite in privato” al teatro Vida
La nuova commedia targata “Colpi di scena”
Gravina - mercoledì 30 aprile 2014
16.23
Dopo il successo della commedia "E' colpa mia se piaccio alle donne" in replica ancora una volta l'11 maggio al teatro Vida, la compagnia gravinese "Colpi di scena" chiude la stagione teatrale 2013-2014 con la sua nuova produzione "Vite in privato", da molti considerata il capolavoro di Noel Coward, firmato alla regia da un rinato Michele Mindicini, sempre più fiero della sua compagnia.
In scena, Elisabetta Rubini, Fedele Cappiello, Gianni Tucci, Miriam Schinco, rispettivamente nei panni di Amanda, Vittorio, Elyot e Sibilla, nel weekend del 26 e 27 aprile, con ben tre repliche, hanno interpretato in modo impeccabile la storia dei quattro personaggi di Coward, garbati ma spregiudicati, pigri e insensibili, dotati di un'apparente superficialità e frivolezza.
Fulcro della trama, la grandissima storia d'amore di due persone che si amano, si ameranno per sempre perché, come dice Venditti nella sua canzone "Amici mai", "Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano, amori indivisibili, indissolubili, inseparabili" proprio come quello tra Amanda ed Elyot ed forse infine, anche, tra Sibilla e Vittorio.
La storia, ambientata nella Francia degli anni trenta, vede protagonisti Elyot e Amanda che, divorziati da cinque anni, si sono entrambi recentemente risposati. Ma durante la loro nuova luna di miele scoprono di non aver solo casualmente prenotato lo stesso albergo, ma di alloggiare addirittura in camere adiacenti con il terrazzo in comune. Di qui, una serie di equivoci innesca la rappresentazione.
Un gioco di luci indica il passaggio dalla notte al giorno e dai momenti di amore romantico a quello passionale, un continuo sottofondo musicale a volte fin troppo presente nel siparietto dei dialoghi. Dialoghi frizzanti talvolta profondi, talvolta frivoli e banali tra i nuovi coniugi con al centro delle argomentazioni, il matrimonio e l'amore, descritto come sentimento che dà vita ad invidia, gelosia, passione e ripicche come dirà più volte Amanda.
Elisabetta Rubini, Amanda, si è perfettamente calata nei panni della donna viziata ed un po' pazza, ironica e un po' cinica riuscendo ad esprimere sia verbalmente che con i molteplici ghigni del suo viso l'amore nevrotico, passionale, caratterizzato dall'accecante gelosia fino all'odio violento.
Miriam Schinco, dalle movenze graziose ed eleganti e dalle espressioni dolci, a volte violente come nel pianto ma sempre raffinate grazie al sapiente modulare della sua voce ha fatto suo il personaggio di Sibilla, donna dall'amore romantico quasi smielato a tratti sdolcinato.
Fedele Cappiello e Gianni Tucci, i mariti, sono stati bravi nel calibrare gli sbalzi di umore e le esilaranti situazioni in cui si sono trovati per via delle rispettive consorti.
Pochi i momenti di pausa nei due atti conclusisi con un finale prevedibile ma pur sempre divertente.
E così, la stagione si è conclusa ed anche questa commedia brillante, firmata alla regia da Michele Mindicini con gusto, misura ed eleganza, ha riscosso il favore del pubblico. E per chi non fosse d'accordo… Salomoneisacco…
Ufficio stampa: Dr.ssa Emanuela Grassi
In scena, Elisabetta Rubini, Fedele Cappiello, Gianni Tucci, Miriam Schinco, rispettivamente nei panni di Amanda, Vittorio, Elyot e Sibilla, nel weekend del 26 e 27 aprile, con ben tre repliche, hanno interpretato in modo impeccabile la storia dei quattro personaggi di Coward, garbati ma spregiudicati, pigri e insensibili, dotati di un'apparente superficialità e frivolezza.
Fulcro della trama, la grandissima storia d'amore di due persone che si amano, si ameranno per sempre perché, come dice Venditti nella sua canzone "Amici mai", "Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano, amori indivisibili, indissolubili, inseparabili" proprio come quello tra Amanda ed Elyot ed forse infine, anche, tra Sibilla e Vittorio.
La storia, ambientata nella Francia degli anni trenta, vede protagonisti Elyot e Amanda che, divorziati da cinque anni, si sono entrambi recentemente risposati. Ma durante la loro nuova luna di miele scoprono di non aver solo casualmente prenotato lo stesso albergo, ma di alloggiare addirittura in camere adiacenti con il terrazzo in comune. Di qui, una serie di equivoci innesca la rappresentazione.
Un gioco di luci indica il passaggio dalla notte al giorno e dai momenti di amore romantico a quello passionale, un continuo sottofondo musicale a volte fin troppo presente nel siparietto dei dialoghi. Dialoghi frizzanti talvolta profondi, talvolta frivoli e banali tra i nuovi coniugi con al centro delle argomentazioni, il matrimonio e l'amore, descritto come sentimento che dà vita ad invidia, gelosia, passione e ripicche come dirà più volte Amanda.
Elisabetta Rubini, Amanda, si è perfettamente calata nei panni della donna viziata ed un po' pazza, ironica e un po' cinica riuscendo ad esprimere sia verbalmente che con i molteplici ghigni del suo viso l'amore nevrotico, passionale, caratterizzato dall'accecante gelosia fino all'odio violento.
Miriam Schinco, dalle movenze graziose ed eleganti e dalle espressioni dolci, a volte violente come nel pianto ma sempre raffinate grazie al sapiente modulare della sua voce ha fatto suo il personaggio di Sibilla, donna dall'amore romantico quasi smielato a tratti sdolcinato.
Fedele Cappiello e Gianni Tucci, i mariti, sono stati bravi nel calibrare gli sbalzi di umore e le esilaranti situazioni in cui si sono trovati per via delle rispettive consorti.
Pochi i momenti di pausa nei due atti conclusisi con un finale prevedibile ma pur sempre divertente.
E così, la stagione si è conclusa ed anche questa commedia brillante, firmata alla regia da Michele Mindicini con gusto, misura ed eleganza, ha riscosso il favore del pubblico. E per chi non fosse d'accordo… Salomoneisacco…
Ufficio stampa: Dr.ssa Emanuela Grassi