
La città
Zona artigianale: continuano le proteste
Traffico congestionato e nessun intervento
Gravina - mercoledì 29 gennaio 2014
11.54
Dopo aver atteso per mesi delle risposte, è tornato a scrivere e a chiedere interventi urgenti per la zona artigianale.
Lui è Vito Saponaro, un imprenditore che da anni lavora nella zona artigianale e che in più occasioni ha segnalato pericoli e disagi nell'area produttiva.
"Sono trascorsi un anno e otto mesi – scrive Saponaro in una nuova segnalazione - e dal Comune di Gravina non è stata presa nessuna iniziativa per tentare di risolvere il problema del traffico che in orari d' ingresso ed uscita dalle aziende insediate in zona P.I.P. comporta, in particolare sull'ingresso di via Bari disagi e ritardi a tutti coloro che lo percorrono".
In pratica, spiega l'imprenditore, uscire dalla zona industriale, soprattutto nell'ora di punta equivale a superare un percorso ad ostacoli oltre che a sfidare la pazienza dei tanti automobilisti imbottigliati su via Bari.
"Negli orari di uscita dalle aziende – spiega Saponaro - in particolare alle ore 13,00, si verifica un congestionamento del traffico, in corrispondenza dell'ingresso a Gravina dalla direzione Altamura ex S.S. 96, attuale via Salvatore Vicino che si collega con via Bari. Il personale delle aziende insediate nel lato ovest della zona P.I.P. alle ore 13,00, orario di uscita dalle proprie aziende, percorre via Luigi Pasteur, immettendosi sul viale dei giudici Falcone e Borsellino.
Chi deve raggiungere le proprie abitazioni da via Bari e via Ragni, è costretto a tornare indietro fino alla prima rotonda, fare inversione di marcia, passare il sottovia per arrivare alla rotonda ex S.S. 96, già piena di traffico delle auto provenienti dalla parte est della zona P.I.P. e direzione Bari ecc. Poi chi deve entrare da via Ragni, superata la rotonda, deve tornare ancora indietro per imboccare la confluenza ingresso per via Ragni".
Dopo aver raccontato nella precedente segnalazione ciò che quotidianamente accade, Saponaro prima invita i "tecnici comunali a fare questo percorso verso le ore 13,00 dei giorni lavorativi per calcolare il tempo occorrente e lo spreco di carburante nel fare avanti e indietro" e poi propone "visto che ai progettisti del sottovia del viale Falcone e Borsellino è mancato il lume, si potrebbero realizzare due piccole rotonde a distanza di sicurezza dal sottovia, in corrispondenza di altri accessi stradali, per far svoltare almeno le auto, mandando solo i mezzi pesanti (camion, autobus ecc.) a quelle attuali, si potrebbe limitare il congestionamento del traffico in direzione Bari e relativo spreco di tempo e carburante, che in periodi di crisi economica è certamente da considerare".
Proposte che al momento sono rimaste solo su carta poiché a distanza di mesi nessuno ha fornito risposte e delucidazioni agli imprenditori della zona artigianale.
Lui è Vito Saponaro, un imprenditore che da anni lavora nella zona artigianale e che in più occasioni ha segnalato pericoli e disagi nell'area produttiva.
"Sono trascorsi un anno e otto mesi – scrive Saponaro in una nuova segnalazione - e dal Comune di Gravina non è stata presa nessuna iniziativa per tentare di risolvere il problema del traffico che in orari d' ingresso ed uscita dalle aziende insediate in zona P.I.P. comporta, in particolare sull'ingresso di via Bari disagi e ritardi a tutti coloro che lo percorrono".
In pratica, spiega l'imprenditore, uscire dalla zona industriale, soprattutto nell'ora di punta equivale a superare un percorso ad ostacoli oltre che a sfidare la pazienza dei tanti automobilisti imbottigliati su via Bari.
"Negli orari di uscita dalle aziende – spiega Saponaro - in particolare alle ore 13,00, si verifica un congestionamento del traffico, in corrispondenza dell'ingresso a Gravina dalla direzione Altamura ex S.S. 96, attuale via Salvatore Vicino che si collega con via Bari. Il personale delle aziende insediate nel lato ovest della zona P.I.P. alle ore 13,00, orario di uscita dalle proprie aziende, percorre via Luigi Pasteur, immettendosi sul viale dei giudici Falcone e Borsellino.
Chi deve raggiungere le proprie abitazioni da via Bari e via Ragni, è costretto a tornare indietro fino alla prima rotonda, fare inversione di marcia, passare il sottovia per arrivare alla rotonda ex S.S. 96, già piena di traffico delle auto provenienti dalla parte est della zona P.I.P. e direzione Bari ecc. Poi chi deve entrare da via Ragni, superata la rotonda, deve tornare ancora indietro per imboccare la confluenza ingresso per via Ragni".
Dopo aver raccontato nella precedente segnalazione ciò che quotidianamente accade, Saponaro prima invita i "tecnici comunali a fare questo percorso verso le ore 13,00 dei giorni lavorativi per calcolare il tempo occorrente e lo spreco di carburante nel fare avanti e indietro" e poi propone "visto che ai progettisti del sottovia del viale Falcone e Borsellino è mancato il lume, si potrebbero realizzare due piccole rotonde a distanza di sicurezza dal sottovia, in corrispondenza di altri accessi stradali, per far svoltare almeno le auto, mandando solo i mezzi pesanti (camion, autobus ecc.) a quelle attuali, si potrebbe limitare il congestionamento del traffico in direzione Bari e relativo spreco di tempo e carburante, che in periodi di crisi economica è certamente da considerare".
Proposte che al momento sono rimaste solo su carta poiché a distanza di mesi nessuno ha fornito risposte e delucidazioni agli imprenditori della zona artigianale.