passeggiando con la storia- salvatore fighera
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Passeggiando con la storia

Salvatore Fighera: musicista e compositore

Rubrica “Passeggiando con la storia” a cura di Giuseppe Massari

Vanto di Gravina é Salvatore Fighera, celebre maestro di musica. Con questa motivazione, la sua città natale gli tributò l'onore di intitolargli una via cittadina. Il chiarissimo comm. Francesco Florimo, l'amico carissimo del grande Vincenzo Bellini, l' archivario del Real Collegio musicale di S. Pietro a Maiella di Napoli, il lodatissimo maestro ed insigne critico musicale, nel vol. I, pag. 527 e 528 della pregiata sua opera Cenno storico sulla Scuola musicale di Napoli, così parla del Fighera:

« Nacque in Gravina nelle Puglie, nel 1771. Da un zio paterno, Oronzo Fighera, valentissimo della giurisprudenza, fu condotto in Napoli onde addirsi agli studii forensi. Annoiatosi di tali studii, di soppiatto si mise a studiare la musica, cosa che contrariò molto lo zio, Quando ne venne in cognizione, gli proibì di proseguirla; ma a consiglio del marchese Cito, allora presidente del Sacro Consiglio e suo amico, vi accondiscese dipoi, e lo fece entrare nel Conservatorio di Santa Maria di Loreto, Ivi, sotto la direzione del maestro Insanguine, apprese 1' arte del canto e del contropunto, studio, che unito alla composizione, proseguì e compì con maggiore alacrità ed accuratezza sotto Fedele Fenaroli.
Fu sempre benemerito dei suoi maestri, e spesse fiate prescelto dai suoi compagni a dirigere la musica nella festività di S. Emidio e Santa Irene, celebrata a gara da tutti i Conservatorii. Uscito dal Conservatorio, scrisse per la Scala di Milano l' opera buffa intitolata La Sorpresa, e nella stessa città compose due cantate, La Finta Istoria e Lo Sdegno e la Pace. Scrisse pel monastero di S. Sebastiano, ove era maestro, due messe a due cori con orchestra, una messa funebre a due cori, ed altra simile, ma di stile fugato, con accompagnamento d'orchestra, pei funerali fatti nella chiesa della Pace per la morte della regina Maria Carolina d' Austria; un Miserere alla Palestrina ad otto parti reali ed un oratorio per quattro voci con orchestra per la festività de' Dolori della SS. Vergine.

Altre due messe per quattro voci con orchestra scrisse per la beatificazione di S. Alfonso dei Liquori eseguite in tale circostanza in Nocera dei Pagani. Compose altre messe alla Palestrina, due Credo per otto voci di stile madrigalesco; un oratorio per la festività de' Dolori di Maria, diviso in due parti, ciascuna delle quali contiene sei pezzi dì musica oltre i cori; inoltre un Monologo per voce di soprano sopra parole del. cav, Ricci, ed un Misevere per quattro voci con orchestra, che per sua divozione faceva eseguire in ogni anno da' suoi discepoli dilettanti nella Settimana maggiore, e ch' egli chiamava la sua composizione favorita. Scrisse anche un compiuto Studio di canto, secondo i precetti dettati dal celebre Porpora'.
Morì in Napoli, non molto vecchio, nel 1836, lasciando un figlio che ha esercitato anche la professione di maestro di cappella, morto nel 1840, Nulla esiste nel nostro archivio appartenente a questo maestro; ma non deve recar maraviglia, atteso che .quel poco che ha scritto per teatro non é stato in Napoli, e le musiche poi per le chiese facilmente restavano allora ne' conventi e monasteri per cui erano composte ».

Parlano del Fighera molti scrittori. fra' quali possiamo segnalare il Marchese di Villarosa nelle Memorie dei compositori di musica del Regno di Napoli, Vito Faenza ne' suoi Maestri di musica della 'Provincia di Bari, scrittura pubblicata nelle pag. 17 a 21 dell' opuscolo intitolato Barinon, numero unico pel monumento a Niccolò Piccinni (Bari, 1881, in-40), Giulio Petroni in un suo articolo pubblicato nella Rassegna Pugliese di Trani (vol. 11, n. 10) dal titolo I dodici maestri di musica di Terra di Bari, M. A. Bellucci ne' suoi Musicisti baresi, articolo pubblicato nella cenata Rassegna Pugliese (vol. 1I, n. 13) ; e finalmente il prof. Domenico Giusto nel suo Dizionario bio-bibliografico degli scrittori pugliesi viventi e dei morti nel presente secolo (Napoli, 1893).
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  • Giuseppe Massari
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