
La città
Al via la piantumazione di alberi
Decine di tigli e aceri sulle principali strade cittadine
Gravina - giovedì 29 novembre 2018
18.00
Ogni promessa è debito. Così da questa mattina gli operai dell'azienda affidataria del servizio di gestione del patrimonio vegetazionale del Comune sono a lavoro per piantumare alcune decine di alberi nel centro urbano della città.
Un impegno preso con la cittadinanza e in particolare con gli studenti delle elementari dall'assessore al verde Pubblico, Felice Lafabiana, in occasione della giornata nazionale dedicata agli alberi, il 21 novembre scorso.
A distanza di pochi giorni dalla dichiarazione di intenti, sono iniziati i lavori che vedranno la piantumazione di tigli e aceri provenienti dal vivaio comunale "San Nicola La Macchia", situato nel bosco Difesa Grande.
Si stima che l'intervento permetterà di sistemare oltre 120 piante ad alto fusto che andranno a colmare quei vuoti presenti un po' su tutte le principali arterie stradali della città e causati dallo sradicamento delle piante precedentemente presenti, dovuto più spesso ad atti vandalici che non alle intemperie climatiche.
L'obiettivo che si è prefissata l'amministrazione comunale è quello di restituire spazi verdi alla città.
La strada intrapresa, fa ben sperare e le scelte dell'amministrazione in questo senso sono un segnale incoraggiante. In questa prima fase le aree interessate all'alberatura sono quelle maggiormente bisognose di verde, come ad esempio Via Tripoli e via Fontana la Stella. "Analoghi interventi saranno portati a termine, nelle prossime settimane, in altri rioni"- assicurano da Palazzo di Città.
L'opera di ricostituzione delle aree verdi cittadine ha preso il via e si intende proseguire. Non si tratta solo di una questione di decoro urbano, ma è una faccenda che riguarda la salute pubblica.
Non va dimenticato, infatti, che una pianta di 30 centimetri di diametro può assorbire in un anno fino a 30 chili di CO2. Quindi gli alberi hanno una funzione fondamentale per migliorare la qualità dell'aria che respiriamo. Venti alberi, infatti, riescono a compensare le emissioni di un'auto, fornendo in cambio l'ossigeno necessario a 200 persone, oltre ad assorbire molti altri inquinanti, dalle polveri sottili agli ossidi di azoto all'anidride solforosa.
Un impegno preso con la cittadinanza e in particolare con gli studenti delle elementari dall'assessore al verde Pubblico, Felice Lafabiana, in occasione della giornata nazionale dedicata agli alberi, il 21 novembre scorso.
A distanza di pochi giorni dalla dichiarazione di intenti, sono iniziati i lavori che vedranno la piantumazione di tigli e aceri provenienti dal vivaio comunale "San Nicola La Macchia", situato nel bosco Difesa Grande.
Si stima che l'intervento permetterà di sistemare oltre 120 piante ad alto fusto che andranno a colmare quei vuoti presenti un po' su tutte le principali arterie stradali della città e causati dallo sradicamento delle piante precedentemente presenti, dovuto più spesso ad atti vandalici che non alle intemperie climatiche.
L'obiettivo che si è prefissata l'amministrazione comunale è quello di restituire spazi verdi alla città.
La strada intrapresa, fa ben sperare e le scelte dell'amministrazione in questo senso sono un segnale incoraggiante. In questa prima fase le aree interessate all'alberatura sono quelle maggiormente bisognose di verde, come ad esempio Via Tripoli e via Fontana la Stella. "Analoghi interventi saranno portati a termine, nelle prossime settimane, in altri rioni"- assicurano da Palazzo di Città.
L'opera di ricostituzione delle aree verdi cittadine ha preso il via e si intende proseguire. Non si tratta solo di una questione di decoro urbano, ma è una faccenda che riguarda la salute pubblica.
Non va dimenticato, infatti, che una pianta di 30 centimetri di diametro può assorbire in un anno fino a 30 chili di CO2. Quindi gli alberi hanno una funzione fondamentale per migliorare la qualità dell'aria che respiriamo. Venti alberi, infatti, riescono a compensare le emissioni di un'auto, fornendo in cambio l'ossigeno necessario a 200 persone, oltre ad assorbire molti altri inquinanti, dalle polveri sottili agli ossidi di azoto all'anidride solforosa.