Mario Carducci
Mario Carducci
La città

Alla fuga di cervelli, Mario Carducci preferisce una “escape room”

Rimasto senza lavoro, decide di realizzare il suo sogno nel cassetto

C'è chi impara l'arte e la mette da parte e chi invece sfrutta il suo savoir faire per creare qualcosa di assolutamente innovativo.

Quella che vi raccontiamo oggi è la storia di Mario Carducci, un geometra di origini gravinesi, che alla "fuga di cervelli" ha preferito una "Escape room", un gioco di abilità e logica – nato qualche anno fa in America prendendo spunto dai videogiochi – in cui i concorrenti, rinchiusi in una stanza, con l'obiettivo di trovare una via di fuga, devono risolvere una serie di enigmi in un determinato limite di tempo, servendosi degli indizi presenti all'interno della camera.

"Dopo il diploma nel 1998, ho cominciato a lavorare come geometra in diverse aziende edili d'Italia. Con l'avvento della crisi del settore nel 2008, ho avuto la fortuna di essere assunto in una grossa società di impiantistica fotovoltaica, fallita poi nel 2014, ritrovandomi da un giorno all'altro senza un lavoro. Andarsene o restare? Questo era il dilemma che mi tormentava in continuazione. Alla fine, ho preso una decisione: aprire una attività tutta mia ad una imprescindibile condizione, che fosse un qualcosa "di nuovo". Ironia della sorte, trovai su una rivista proprio quello che stavo cercando, l'escape room, e dal 2015 ho cominciato a fare ricerche e approfondimenti sul tema, vivendo in prima persona l'esperienza in altre strutture in Italia, e dal momento che al Sud l'unica attività presente all'epoca era a Napoli, ho iniziato a realizzarla con le mie mani e la mia testa".

I due percorsi enigmistici sono frutto, infatti, della creatività di Mario, dal momento che i franchising ponevano limitazioni alla sua idea imprenditoriale: "Il serial killer del Murat" è un thriller contestualizzato al territorio, mentre "I consigli del grillo" è un fantasy ispirato alla favola di Pinocchio, ideale anche per le famiglie con bambini dai 13 anni in su.

"Finalmente, dopo un anno di sacrifici e duro lavoro, il 27 dicembre 2016 quello che era il mio sogno nel cassetto è diventato realtà e sono soddisfatto per due ragioni: primo per il risultato ottenuto, secondo per essere rimasto nella mia terra".
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