
Ospedale e Sanità
Assistenza per riabilitazione, la Asl prende impegni con le famiglie
Il direttore generale: "I trattamenti fuori regione proseguiranno"
Gravina - giovedì 27 febbraio 2020
9.10
Ieri presso la direzione generale della Asl di Bari si è tenuto un incontro chiarificatore tra il comitato "Genitori speciali" e l'azienda sanitaria sul caso dei trattamenti di riabilitazione. Alla fine tutti soddisfatti per le garanzie e le rassicurazioni date dai vertici dell'azienda. La questione riguarda numerose famiglie di Gravina e degli altri Comuni murgiani (Altamura, Santeramo, Poggiorsini).
La stessa Asl così ha dichiarato in un comunicato: "Le famiglie e gli utenti possono stare tranquilli: la continuità assistenziale per i pazienti in riabilitazione in Basilicata sarà garantita e nessun ciclo di terapia, in corso, già scaduto o in scadenza, sarà sospeso o interrotto". Una rassicurazione ribadita da Sanguedolce.
L'azienda sanitaria sta continuando le verifiche avviate sui 261 utenti che usufruiscono di trattamenti ambulatoriali riabilitativi ex art. 26 legge 833/78 fuori dalla regione Puglia. Un lavoro propedeutico alla definizione dei piani riabilitativi individuali, su cui è impegnata la task force di esperti Asl, che comunque "non inciderà sui cicli riabilitativi in corso, i quali potranno continuare, a condizione che siano erogate nelle sedi ambulatoriali oggetto di accreditamento previo aggiornamento del piano riabilitativo da parte della Neuropsichiatria", aggiunge ancora la Asl.
Un tavolo a più voci e con diverse sfumature, tutte però concordi nell'agire a beneficio esclusivo degli utenti, in gran parte minori e con bisogni assistenziali molto differenziati. Su questo fronte, la Direzione Generale ha fissato alcuni punti fermi. Da un lato la garanzia della continuità assistenziale per tutti i casi; dall'altra la necessità di restare all'interno del perimetro normativo, sotto ogni punto di vista, disegnato dal regolamento regionale e dalla legislazione regionale e nazionale. Un percorso articolato – ha sottolineato Sanguedolce - «che vogliamo costruire assieme alle famiglie e che prevede il potenziamento delle strutture riabilitative pubbliche con personale qualificato e spazi adeguati, proprio per rispondere alle comprensibili esigenze provenienti dalle stesse famiglie e senza creare traumi ai pazienti».
Ieri pomeriggio, inoltre, al Comune di Altamura si è tenuto un incontro sulla questione a cui hanno partecipato gli assessori di Gravina Maria Matera, Claudia Stimola e Felice Lafabiana. Presenti le portavoce del comitato "Genitori speciali" Evita Salvaggiulo e Mary Cristallo e le dirigenti degli istituti scolastici dei Comuni dell'ambito territoriale. Si è discusso delle attività riabilitative all'interno delle scuole per minori che necessitano di particolare assistenza. "Queste attività - dice Stimola - non incidono sull'attività didattica. Al contrario, sono da sostegno e supporto per le stesse. Dal confronto è emersa la necessità di richiedere un incontro alla Asl Bari e alla Regione Puglia, al fine di trovare la soluzione migliore, partendo dalla revisione del regolamento che ha sin qui comprensibilmente generato ansia e preoccupazione per le famiglie".
La stessa Asl così ha dichiarato in un comunicato: "Le famiglie e gli utenti possono stare tranquilli: la continuità assistenziale per i pazienti in riabilitazione in Basilicata sarà garantita e nessun ciclo di terapia, in corso, già scaduto o in scadenza, sarà sospeso o interrotto". Una rassicurazione ribadita da Sanguedolce.
L'azienda sanitaria sta continuando le verifiche avviate sui 261 utenti che usufruiscono di trattamenti ambulatoriali riabilitativi ex art. 26 legge 833/78 fuori dalla regione Puglia. Un lavoro propedeutico alla definizione dei piani riabilitativi individuali, su cui è impegnata la task force di esperti Asl, che comunque "non inciderà sui cicli riabilitativi in corso, i quali potranno continuare, a condizione che siano erogate nelle sedi ambulatoriali oggetto di accreditamento previo aggiornamento del piano riabilitativo da parte della Neuropsichiatria", aggiunge ancora la Asl.
Un tavolo a più voci e con diverse sfumature, tutte però concordi nell'agire a beneficio esclusivo degli utenti, in gran parte minori e con bisogni assistenziali molto differenziati. Su questo fronte, la Direzione Generale ha fissato alcuni punti fermi. Da un lato la garanzia della continuità assistenziale per tutti i casi; dall'altra la necessità di restare all'interno del perimetro normativo, sotto ogni punto di vista, disegnato dal regolamento regionale e dalla legislazione regionale e nazionale. Un percorso articolato – ha sottolineato Sanguedolce - «che vogliamo costruire assieme alle famiglie e che prevede il potenziamento delle strutture riabilitative pubbliche con personale qualificato e spazi adeguati, proprio per rispondere alle comprensibili esigenze provenienti dalle stesse famiglie e senza creare traumi ai pazienti».
Ieri pomeriggio, inoltre, al Comune di Altamura si è tenuto un incontro sulla questione a cui hanno partecipato gli assessori di Gravina Maria Matera, Claudia Stimola e Felice Lafabiana. Presenti le portavoce del comitato "Genitori speciali" Evita Salvaggiulo e Mary Cristallo e le dirigenti degli istituti scolastici dei Comuni dell'ambito territoriale. Si è discusso delle attività riabilitative all'interno delle scuole per minori che necessitano di particolare assistenza. "Queste attività - dice Stimola - non incidono sull'attività didattica. Al contrario, sono da sostegno e supporto per le stesse. Dal confronto è emersa la necessità di richiedere un incontro alla Asl Bari e alla Regione Puglia, al fine di trovare la soluzione migliore, partendo dalla revisione del regolamento che ha sin qui comprensibilmente generato ansia e preoccupazione per le famiglie".