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La città
Servizio di raccolta differenziata, aumentano i costi per il Comune
Assessore Calculli spiega: "Abbiamo migliorato. Nessun aggravio per i cittadini"
Gravina - lunedì 4 febbraio 2019
10.14
La raccolta differenziata costerà 170.000 euro in più per il Comune di Gravina. C'è chi dall'opposizione ha parlato di "distrazione" dell'amministrazione comunale (vedi Mimmo Romita); chi invece ha incominciato a vederci qualcosa di poco trasparente, tanto da sollevare un "caso" in commissione consiliare con l'audizione del membro della giunta (leggi Rosa Cataldi, 5 Stelle).
A provare a mettere le cose in chiaro ci ha pensato l'assessore al ramo Paolo Calculli. GravinaLife lo ha contattato per conoscere le scelte della giunta comunale di emettere un deliberato che incrementa la spesa per la raccolta differenziata di ulteriori 170mila euro oltre l'iva. "Innanzi tutto va detto che il deliberato non riguarda solo la zona Pip ma comprende una serie di iniziative volte a migliorare il servizio", esordisce Calculli, che poi ricostruisce la vicenda.
"Dopo qualche mese dall'inizio del servizio di raccolta differenziata abbiamo verificato le criticità che si presentavano - spiega l'assessore -. In un primo momento, all'atto della stesura del capitolato eravamo convinti che la soluzione migliore per la zona Pip fosse quella della raccolta attraverso i Punti di Prossimità, così come avviene per altre zone fuori dal centro abitato. Poi, con il passare del tempo, abbiamo, invece, verificato che per avere percentuali maggiori di raccolta, per efficientare il servizio, sarebbe stato più opportuno attivare la raccolta porta a porta anche alla zona industriale".
In pratica, l'utilità del porta a porta nella zona Pip risponde a due esigenze: la prima un aumento della differenziata; l'altra la riduzione del fenomeno dell'abbandono dei rifiuti, con relativo abbattimento dei costi per i sistemi di controllo per evitare l'indiscriminato abbandono dell'immondizia, come è accaduto spesso negli ultimi periodi.
"Quando abbiamo stabilito il capitolato, 5 anni fa, sulla zona Pip abbiamo fatto una scelta mirata al risparmio. Con i dati attuali, oggi abbiamo capito che ci costa meno fare la raccolta porta a porta, per questo abbiamo deciso di cambiare in corsa"- ha rimarcato Calculli, difendendo le scelte del provvedimento. Un documento che riguarda anche alcune migliorie del servizio anche per il centro abitato.
Infatti, nella delibera di giunta ci sono anche provvedimenti che riguardano lo spazzamento nel centro storico, che verrà effettuato anche la domenica; il doppio turno di raccolta per gli esercizi food di plastica, vetro e carta e, a partire già dal mese di marzo, la riduzione della raccolta dell'indifferenziata da due ad una volta sola a settimana, "indice questo del livello di consapevolezza nel differenziare raggiunto dalla cittadinanza, che porterà risparmio per le casse comunali".
Un risparmio che si registrerà anche nelle tasche dei cittadini? A questa provocazione Calculli risponde con la previsione che per quest'anno si dovrebbero mantenere i costi sui livelli dello scorso 2018, dando ad intendere che le 170mila euro aggiuntive dei costi per i rifiuti, non dovrebbero gravare sulle spalle dei gravinesi.
"Nulla impedisce però che se ci dovessero essere disavanzi positivi nella gestione del costo complessivo dei rifiuti, la giunta possa decidere anziché reinvestirli in servizio e migliorie, di destinarli ad un risparmio dei contribuenti"- conclude Paolo Calculli.
A provare a mettere le cose in chiaro ci ha pensato l'assessore al ramo Paolo Calculli. GravinaLife lo ha contattato per conoscere le scelte della giunta comunale di emettere un deliberato che incrementa la spesa per la raccolta differenziata di ulteriori 170mila euro oltre l'iva. "Innanzi tutto va detto che il deliberato non riguarda solo la zona Pip ma comprende una serie di iniziative volte a migliorare il servizio", esordisce Calculli, che poi ricostruisce la vicenda.
"Dopo qualche mese dall'inizio del servizio di raccolta differenziata abbiamo verificato le criticità che si presentavano - spiega l'assessore -. In un primo momento, all'atto della stesura del capitolato eravamo convinti che la soluzione migliore per la zona Pip fosse quella della raccolta attraverso i Punti di Prossimità, così come avviene per altre zone fuori dal centro abitato. Poi, con il passare del tempo, abbiamo, invece, verificato che per avere percentuali maggiori di raccolta, per efficientare il servizio, sarebbe stato più opportuno attivare la raccolta porta a porta anche alla zona industriale".
In pratica, l'utilità del porta a porta nella zona Pip risponde a due esigenze: la prima un aumento della differenziata; l'altra la riduzione del fenomeno dell'abbandono dei rifiuti, con relativo abbattimento dei costi per i sistemi di controllo per evitare l'indiscriminato abbandono dell'immondizia, come è accaduto spesso negli ultimi periodi.
"Quando abbiamo stabilito il capitolato, 5 anni fa, sulla zona Pip abbiamo fatto una scelta mirata al risparmio. Con i dati attuali, oggi abbiamo capito che ci costa meno fare la raccolta porta a porta, per questo abbiamo deciso di cambiare in corsa"- ha rimarcato Calculli, difendendo le scelte del provvedimento. Un documento che riguarda anche alcune migliorie del servizio anche per il centro abitato.
Infatti, nella delibera di giunta ci sono anche provvedimenti che riguardano lo spazzamento nel centro storico, che verrà effettuato anche la domenica; il doppio turno di raccolta per gli esercizi food di plastica, vetro e carta e, a partire già dal mese di marzo, la riduzione della raccolta dell'indifferenziata da due ad una volta sola a settimana, "indice questo del livello di consapevolezza nel differenziare raggiunto dalla cittadinanza, che porterà risparmio per le casse comunali".
Un risparmio che si registrerà anche nelle tasche dei cittadini? A questa provocazione Calculli risponde con la previsione che per quest'anno si dovrebbero mantenere i costi sui livelli dello scorso 2018, dando ad intendere che le 170mila euro aggiuntive dei costi per i rifiuti, non dovrebbero gravare sulle spalle dei gravinesi.
"Nulla impedisce però che se ci dovessero essere disavanzi positivi nella gestione del costo complessivo dei rifiuti, la giunta possa decidere anziché reinvestirli in servizio e migliorie, di destinarli ad un risparmio dei contribuenti"- conclude Paolo Calculli.