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La città
Avviata la liquidazione dei contributi per le locazioni
Il Comune anticipa i fondi regionali.
Gravina - sabato 4 ottobre 2014
16.12
Partita la liquidazione dei contributi per far fronte ai canoni di locazione.
Vagliate le istanze e individuati i beneficiari attraverso il bando emanato nei mesi scorsi da Palazzo di città, il Comune procede ora alla distribuzione delle somme, sostituendosi alla Regione Puglia che ancora non ha trasferito la quota assegnata al Municipio gravinese.
Ammonterebbero ad oltre 100 mila euro le risorse da elargire. La misura è riservata a famiglie con reddito non superiore alla soglia dei 12.506 euro annui (elevata a norma di legge a 14.000 euro, in casi specificamente indicati), residenti a Gravina in immobile che risulti essere l'abitazione principale, condotto in locazione sulla base di contratto regolarmente registrato, purchè non ricadente in zona di pregio e di superficie non superiore (a seconda del numero di componenti del nucleo familiare) a 119 metri quadrati.
"Una scelta che, d'intesa col sindaco, abbiamo ritenuto doveroso adottare", spiega l'assessore alle politiche sociali Felice Lafabiana, "al fine di alleviare i disagi di parte della popolazione, segnata dalle ferite della crisi economica e della disoccupazione, per evitare che su di essa ricadessero i disagi derivanti dal protrarsi dei tempi utili per vedere entrare nella disponibilità del Comune i fondi a questi riconosciuti dalla Regione".
Vagliate le istanze e individuati i beneficiari attraverso il bando emanato nei mesi scorsi da Palazzo di città, il Comune procede ora alla distribuzione delle somme, sostituendosi alla Regione Puglia che ancora non ha trasferito la quota assegnata al Municipio gravinese.
Ammonterebbero ad oltre 100 mila euro le risorse da elargire. La misura è riservata a famiglie con reddito non superiore alla soglia dei 12.506 euro annui (elevata a norma di legge a 14.000 euro, in casi specificamente indicati), residenti a Gravina in immobile che risulti essere l'abitazione principale, condotto in locazione sulla base di contratto regolarmente registrato, purchè non ricadente in zona di pregio e di superficie non superiore (a seconda del numero di componenti del nucleo familiare) a 119 metri quadrati.
"Una scelta che, d'intesa col sindaco, abbiamo ritenuto doveroso adottare", spiega l'assessore alle politiche sociali Felice Lafabiana, "al fine di alleviare i disagi di parte della popolazione, segnata dalle ferite della crisi economica e della disoccupazione, per evitare che su di essa ricadessero i disagi derivanti dal protrarsi dei tempi utili per vedere entrare nella disponibilità del Comune i fondi a questi riconosciuti dalla Regione".