
La città
Avvocati in piazza contro il Governo
A Roma anche una delegazione gravinese
Gravina - giovedì 20 febbraio 2014
18.25
Lacci e cappi a simboleggiare una "giustizia umiliata", come recita lo striscione che ha aperto questo pomeriggio il corteo di protesta degli avvocati italiani che sono giunti a centinaia da tutte le Regioni italiane.
Una manifestazione indetta dall'Organismo unitario dell'avvocatura italiana (OUA) a cui si sono uniti anche l'ordine dei giudici di pace e numerose altre sigle e associazioni per chiedere una revisione completa della Riforma presentata dal Governo.
I motivi della protesta sono stati riassunti durante la manifestazione proprio dal presidente nazionale dell'Oua, Nicola Marino: "La giustizia continua a essere umiliata e l'avvocatura è allo stremo. Non è più sopportabile la decretazione d'urgenza, non è più sopportabile avere sentenze emesse dopo anni, non è giustizia, i magistrati dislocati presso i ministeri tornino a fare il loro lavoro. La riduzione del numero dei tribunali - prosegue - ha inciso in maniera enorme sul caos".
Parole condivise da tutti i rappresentanti della professione forense che hanno sfilato per le strade della Capitale.
Tra i manifestanti, anche un nutrito gruppi di avvocati gravinesi capeggiati dal presidente dell'associazione Girolamo Giancaspro e dall'assessore comunale Felice Lafabiana presente a Roma in qualità di avvocato.
"E' stata una bella manifestazione - spiega l'avvocato Giancaspro al termine del corteo- eravamo in tanti e speriamo ora che le risposte del Governo siano positive".
Risposte che sarebbero dovute arrivare già negli scorsi giorni, frenate dalla caduta del Governo Letta.
"Non si può pensare di far passare questa riforma – aggiunge Felice Lafabiana- sarebbe come affermare che la giustizia è solo per i ricchi".
Una manifestazione indetta dall'Organismo unitario dell'avvocatura italiana (OUA) a cui si sono uniti anche l'ordine dei giudici di pace e numerose altre sigle e associazioni per chiedere una revisione completa della Riforma presentata dal Governo.
I motivi della protesta sono stati riassunti durante la manifestazione proprio dal presidente nazionale dell'Oua, Nicola Marino: "La giustizia continua a essere umiliata e l'avvocatura è allo stremo. Non è più sopportabile la decretazione d'urgenza, non è più sopportabile avere sentenze emesse dopo anni, non è giustizia, i magistrati dislocati presso i ministeri tornino a fare il loro lavoro. La riduzione del numero dei tribunali - prosegue - ha inciso in maniera enorme sul caos".
Parole condivise da tutti i rappresentanti della professione forense che hanno sfilato per le strade della Capitale.
Tra i manifestanti, anche un nutrito gruppi di avvocati gravinesi capeggiati dal presidente dell'associazione Girolamo Giancaspro e dall'assessore comunale Felice Lafabiana presente a Roma in qualità di avvocato.
"E' stata una bella manifestazione - spiega l'avvocato Giancaspro al termine del corteo- eravamo in tanti e speriamo ora che le risposte del Governo siano positive".
Risposte che sarebbero dovute arrivare già negli scorsi giorni, frenate dalla caduta del Governo Letta.
"Non si può pensare di far passare questa riforma – aggiunge Felice Lafabiana- sarebbe come affermare che la giustizia è solo per i ricchi".