
Territorio
Consorzi di bonifica, primi impegni della Regione a favore degli agricoltori
Ieri la mobilitazione con i trattori ad Altamura. Presente anche Gravina
Gravina - venerdì 1 febbraio 2019
11.43
Inizia a sortire qualche effetto la mobilitazione agricola contro i tributi del Consorzio di bonifica. Oggi ad Altamura, per l'iniziativa del movimento Riscatto a cui hanno aderito agricoltori di tutta la Puglia e soprattutto della Murgia con 200 trattori, ha partecipato anche l'assessore regionale Leonardo Di Gioia.
L'esponente del governo pugliese ha manifestato apprezzamento per il metodo adottato durante l'iniziativa ed ha annunciato che porterà in Conferenza Stato-Regioni la questione della riforma nazionale dei Consorzi di bonifica.
Come richiesto dal mondo agricolo, bisogna eliminare un elemento di iniquità: il costo della manutenzione del territorio non può ricadere sulle spalle degli agricoltori quando nemmeno viene svolta con continuità, come dimostrano i costanti problemi di regimentazione delle acque. Altro punto importante è la revisione dei "piani di classifica", vale a dire i piani in base ai quali vengono stabilite le tariffe della contribuzione che sono esose rispetto ai reali servizi offerti. Su questo l'assessore regionale ha fatto un passo avanti, per rivedere i criteri.
Pieno il sostegno di sei Comuni della Murgia. Presenti, infatti, i sindaci di Altamura, Gravina, Santeramo, Poggiorsini, Spinazzola ed un assessore di Minervino. La sindaca Rosa Melodia ha espresso piena vicinanza agli agricoltori, intervenendo sulla necessità di ripensare le politiche a favore del settore primario e quelle di tutela del territorio ormai sempre più soggetto a dissesti idrogeologici e cambiamenti climatici.
Il sindaco Alesio Valente ha ricordato che dal 2015 l'amministrazione scende in piazza insieme alla categoria, a cominciare dalla battaglia vinta per l'abolizione dell'Imu agricola. Secondo Valente, occorre un piano straordinario nazionale per la manutenzione del territorio poiché già oggi servirebbero oltre 100 milioni di euro solo per l'area murgiana.
E' stata chiesta alla Regione Puglia di sospendere le cartelle emesse dai Consorzi di Bonifica a fronte di servizi non erogati. Su questo non c'è stata risposta. Mentre per le cartelle degli anni 2016, 2017 e 2018, non ancora emesse, la Regione si farà carico di opere di manutenzione straordinaria in modo da ridurre l'impatto dei tributi sul settore primario.
L'esponente del governo pugliese ha manifestato apprezzamento per il metodo adottato durante l'iniziativa ed ha annunciato che porterà in Conferenza Stato-Regioni la questione della riforma nazionale dei Consorzi di bonifica.
Come richiesto dal mondo agricolo, bisogna eliminare un elemento di iniquità: il costo della manutenzione del territorio non può ricadere sulle spalle degli agricoltori quando nemmeno viene svolta con continuità, come dimostrano i costanti problemi di regimentazione delle acque. Altro punto importante è la revisione dei "piani di classifica", vale a dire i piani in base ai quali vengono stabilite le tariffe della contribuzione che sono esose rispetto ai reali servizi offerti. Su questo l'assessore regionale ha fatto un passo avanti, per rivedere i criteri.
Pieno il sostegno di sei Comuni della Murgia. Presenti, infatti, i sindaci di Altamura, Gravina, Santeramo, Poggiorsini, Spinazzola ed un assessore di Minervino. La sindaca Rosa Melodia ha espresso piena vicinanza agli agricoltori, intervenendo sulla necessità di ripensare le politiche a favore del settore primario e quelle di tutela del territorio ormai sempre più soggetto a dissesti idrogeologici e cambiamenti climatici.
Il sindaco Alesio Valente ha ricordato che dal 2015 l'amministrazione scende in piazza insieme alla categoria, a cominciare dalla battaglia vinta per l'abolizione dell'Imu agricola. Secondo Valente, occorre un piano straordinario nazionale per la manutenzione del territorio poiché già oggi servirebbero oltre 100 milioni di euro solo per l'area murgiana.
E' stata chiesta alla Regione Puglia di sospendere le cartelle emesse dai Consorzi di Bonifica a fronte di servizi non erogati. Su questo non c'è stata risposta. Mentre per le cartelle degli anni 2016, 2017 e 2018, non ancora emesse, la Regione si farà carico di opere di manutenzione straordinaria in modo da ridurre l'impatto dei tributi sul settore primario.