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Politica

Consorzio di bonifica, il Pd sul piede di guerra invita i cittadini a non pagare

Nardoni: “Non ci sono errori”. Ventricelli: “Pagare solo per benefici diretti”

La questione delle cartelle esattoriali del Consorzio di Bonifica recapitate ai cittadini del territorio continua a far discutere la politica, con un botta e risposta tutto interno al centrosinistra, tra l'assessore regionale Fabrizio Nardoni e il Pd murgiano.

Gli esponenti democratici in una nota congiunta, sottoscritta a margine di un incontro convocato per fare chiarezza sulla vicenda, dichiarano "assolutamente ingiusto ed ingiustificabile, a fronte di un servizio mai effettuato, il tributo richiesto" ed invitano "il gruppo consiliare regionale del PD a chiedere l'immediata sospensione del provvedimento e di porre all'ordine del giorno la questione della sussistenza del consorzio stesso alla luce delle osservazioni fatte dalla Corte dei Conti" mentre sollecitano i rappresentanti locali "a chiedere l'immediata convocazione dei rispettivi Consigli sull'argomento al fine di approvare un ordine del giorno in cui si chiede l'annullamento degli avvisi di pagamento per porre un piano serio di ristrutturazione del Consorzio di Bonifica Terre d'Apulia".

La volontà è chiara: bloccare l'iniziativa del Consorzio informando i cittadini che "il mancato pagamento alla scadenza prefissata non li rende passibili di atti ingiuntivi da parte dell'azienda di riscossione SOGET in quanto trattasi di avvisi bonari. Il termine del 30 giugno non è perentorio".

Sull'altro fronte, il responsabile regionale per le politiche agricole. "Siamo in una fase delicata e storica per i Consorzi di Bonifica pugliesi" – dichiara Nardoni al termine della riunione svoltasi giovedì mattina nella sede dell'assessorato con il Commissario Straordinario, Giuseppe Antonio Stanco, i responsabili dei consorzi commissariati e i tecnici che hanno lavorato sui nuovi piani di classifica e di riparto. "Dopo dieci anni di oneri sostenuti da tutti i cittadini della nostra regione, stiamo avviando un processo di autofinanziamento che dovrà necessariamente camminare di pari passo con l'efficienza di questi istituti" continua l'assessore.

Sulle cartelle esattoriali già recapitate, l'esponente della giunta vendoliana apre alla possibilità apportare eventuali rettifiche, ma dice no alle strumentalizzazioni: "E' necessario chiarire innanzitutto che non ci sono errori nei calcoli nella determinazione delle cartelle – prosegue Nardoni – ma altresì opportuno specificare che il faro di questo processo è per noi il principio di sostenibilità del tributo che dovrà necessariamente tener conto di casi che potranno essere rivisti in misura ragionevole per evitare che le cartelle emesse possano ulteriormente aggravare la condizione di difficoltà di alcuni agricoltori".

Casi e condizioni che saranno vagliati più adeguatamente dopo il confronto con le organizzazioni professionali agricole e i rappresentanti dell'ANCI, ma, ribadisce l'assessore, "serve informazione adeguata, veritiera e costante e vanno anche spiegati tutti i processi che muovono dietro questa iniziativa, pertanto abbiamo chiesto ai tecnici incaricati di rendersi disponibili al confronto e a questa operazione trasparenza. Sportelli informativi saranno istituti, inoltre, in tutte le sedi dei consorzi di bonifica commissariati, dove si potranno consultare le banche dati che contribuiscono a formare il valore del tributo emesso".

Infine una precisazione sull'entità dei contributi: "Sono legati al valore catastale del patrimonio (terreni o fabbricati) da difendere in termini di opere idrauliche. I Piani di classifica partono da questo ed è naturale che più alto è il valore di quel bene e più quel valore è influenzabile".
La risposta del consigliere regionale Michele Ventricelli arriva a stretto giro di posta: "L'assessore regionale all'agricoltura Nardoni ha diffuso un comunicato stampa sulle cartelle emesse dai Consorzi di Bonifica assolutamente non condivisibile, presentando la vicenda come una conquista senza rendersi conto di quello che dice. La legge regionale di riforma delle funzioni dei consorzi di Bonifica n.4 del 21 giugno 2012 è stata letteralmente travisata in danno dei contribuenti, i quali possono essere chiamati a contribuire solo per benefici diretti e specifici".
"I piani di classifica approvati dal Commissario Stanco – continua l'esponente del Pd - eludono questo principio fondamentale della legge e in più, aggravando la situazione, chiedono il contributo di bonifica anche ai fabbricati urbani i cui reflui depurati vengono smaltiti nei canali mai manutenuti dal consorzio di Bonifica. La legge regionale non permette tutto questo e pertanto chiediamo che si adottino i provvedimenti consequenziali" conclude il consigliere regionale annunciando per lunedì prossimo una conferenza stampa a cui sono invitati anche i sindaci dei comuni interessati.
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