funzionari della regione fanno sopralluogo su campi danneggiati
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Territorio

Danni alle colture, il Comune al fianco di Cia e Coldiretti

Richiesta alla Regione la calamità naturale per i danni da gelate e neve di fine marzo e aprile

Riconoscere lo stato di calamità naturale per i danni subiti dalle colture per le gelate di fine marzo e la nevicata del primo aprile. A chiederlo erano state le associazioni di categoria degli agricoltori, Cia e Coldiretti. Con loro anche l'amministrazione comunale di Gravina che ha appoggiato l'iniziativa degli imprenditori agricoli facendosi portavoce delle loro istanze presso la Regione Puglia.

E la richiesta proprio in questi giorni ha avuto un seguito. Mercoledì, infatti, alcuni funzionari del dipartimento Agricoltura della Regione Puglia sono stato accompagnati sui terreni agricoli danneggiati dal maltempo, per effettuare i sopralluoghi necessari a verificare lo stato delle colture gravinesi. A fare gli onori di casa, oltre ai rappresentanti degli agricoltori, anche l'assessore Felice Lafabiana. Un sopralluogo sollecitato proprio in seguito all'istanza del Comune e delle associazioni di agricoltori che hanno ribadito la loro richiesta di adottare misure straordinarie per risarcire i danni subiti a causa delle straordinariamente avverse condizioni climatiche verificatesi il 24 e 25 Marzo (inaspettata gelata) ed 1 Aprile, quando una abbondante nevicata ha rovinato le colture locali. Danni che -a detta dell'assessore Lafabiana- sono evidenti.

"I danni ci sono e sono ingenti. Ho voluto accompagnare gli ispettori e supportare come sempre i nostri agricoltori che proprio in questo periodo purtroppo stanno facendo la conta dei danni subiti" – ha commentato Lafabiana, che ha spiegato come siano stati compromesse irrimediabilmente colture orticole e frutticole, vigneti e seminativi, con cime, steli, germogli e fiori.

Un danno per gli agricoltori che però non si limita solo alle colture in agro di Gravina, poiché ad essere colpiti sono stati anche i territorio di Poggiorsini, Altamura, Santeramo, Corato e Trani. Insomma, -continua l'assessore alle politiche agricole -una questione che la Regione non può sottovalutare e che presenta in maniera chiara tutti gli estremi per l'accoglimento della richiesta. "Ovviamente continueremo a monitorare la situazione"- chiosa Lafabiana .
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