
La città
Deiezioni canine e il dilagare dell'inciviltà
Strade sporche e maleodoranti a portata di turista
Gravina - martedì 22 dicembre 2015
9.34
L'inciviltà si sa è difficile combatterla, ma spesso qui a Gravina prende veramente il sopravvento.
Si parla di una città che punta a essere regina per cultura e turismo, ma alcuni gravinesi si dimenticano che per far sì che ciò avvenga, bisogna partire dalle cose più semplici.
Passeggiando per le vie della città si possono scoprire sgradevoli sorprese che possono rovinare la giornata, a meno che non si è particolarmente scaramantici. Stiamo parlando degli innumerevoli escrementi d'animali che puntualmente sono presenti tra le vie di Gravina.
In effetti passeggiando su strade importanti come via san Domenico, via Emilio Guida, via Vincenzo Ragni e corso Aldo Moro si è costretti a effettuare brusche frenate e deviazioni per evitare di schiacciare le deiezioni canine che in realtà dovrebbero essere raccolte dai proprietari dei cani e buttate nella spazzatura.
Ovviamente non si può fare di tutta l'erba un fascio ed è giusto dar merito a quei padroni che amano i propri animali e soprattutto la propria città, raccogliendo le feci di fido e tenendo pulite le strade ma a far notizia, purtroppo, sono le persone che, per pigrizia e svogliatezza, evitano di fare il proprio dovere.
Situazione sgradevolissima si nota anche nella Pineta comunale. La mattina, tra il verde dei pini, ciò che dovrebbe essere una "corsa all'aria aperta" si trasforma in un "salto all'ostacolo". Se il problema del randagismo è reale, quanto meno la cittadinanza può e deve aiutare l'ambiente, raccogliendo gli escrementi del proprio amico a quattro zampe. Un passo in più porterebbe sicuramente più pulizia e senso civico in città.
"Spesso ci troviamo a correre in condizioni veramente disagiate, oltre a dover evitare la cacca dei cani, sentiamo anche un cattivo odore che certo non fa bene rispetto all'aria che si dovrebbe respirare all'interno della Pineta", spiega la giovane Sara che spesso frequenta il parco.
Su via san Domenico, la signora Maria, proprietaria di un'attività, è stata costretta a raccogliere gli escrementi poiché ostruivano il passaggio dei clienti all'ingresso del negozio. La vigilanza, che dovrebbe sorvegliare le eventuali inadempienze, spesso non è attiva nell'intervento, pertanto risulta facile svignarsela per coloro che non utilizzano il sacchetto per la raccolta.
Insomma un po' di cura certo non farebbe male se vogliamo che Gravina cresca e che possa puntare ad essere un centro culturale e turistico di prima fascia.
a cura di Dario Sette
Si parla di una città che punta a essere regina per cultura e turismo, ma alcuni gravinesi si dimenticano che per far sì che ciò avvenga, bisogna partire dalle cose più semplici.
Passeggiando per le vie della città si possono scoprire sgradevoli sorprese che possono rovinare la giornata, a meno che non si è particolarmente scaramantici. Stiamo parlando degli innumerevoli escrementi d'animali che puntualmente sono presenti tra le vie di Gravina.
In effetti passeggiando su strade importanti come via san Domenico, via Emilio Guida, via Vincenzo Ragni e corso Aldo Moro si è costretti a effettuare brusche frenate e deviazioni per evitare di schiacciare le deiezioni canine che in realtà dovrebbero essere raccolte dai proprietari dei cani e buttate nella spazzatura.
Ovviamente non si può fare di tutta l'erba un fascio ed è giusto dar merito a quei padroni che amano i propri animali e soprattutto la propria città, raccogliendo le feci di fido e tenendo pulite le strade ma a far notizia, purtroppo, sono le persone che, per pigrizia e svogliatezza, evitano di fare il proprio dovere.
Situazione sgradevolissima si nota anche nella Pineta comunale. La mattina, tra il verde dei pini, ciò che dovrebbe essere una "corsa all'aria aperta" si trasforma in un "salto all'ostacolo". Se il problema del randagismo è reale, quanto meno la cittadinanza può e deve aiutare l'ambiente, raccogliendo gli escrementi del proprio amico a quattro zampe. Un passo in più porterebbe sicuramente più pulizia e senso civico in città.
"Spesso ci troviamo a correre in condizioni veramente disagiate, oltre a dover evitare la cacca dei cani, sentiamo anche un cattivo odore che certo non fa bene rispetto all'aria che si dovrebbe respirare all'interno della Pineta", spiega la giovane Sara che spesso frequenta il parco.
Su via san Domenico, la signora Maria, proprietaria di un'attività, è stata costretta a raccogliere gli escrementi poiché ostruivano il passaggio dei clienti all'ingresso del negozio. La vigilanza, che dovrebbe sorvegliare le eventuali inadempienze, spesso non è attiva nell'intervento, pertanto risulta facile svignarsela per coloro che non utilizzano il sacchetto per la raccolta.
Insomma un po' di cura certo non farebbe male se vogliamo che Gravina cresca e che possa puntare ad essere un centro culturale e turistico di prima fascia.
a cura di Dario Sette