
La città
Gravina sul palcoscenico degli Oscar
Il film " Sembra mio figlio" candidato a rappresentare l'Italia
Gravina - sabato 22 settembre 2018
Sarà tra i 21 film italiani che intendono concorrere alla selezione per il candidato italiano all'Oscar per il miglior film di lungometraggio in lingua straniera "Sembra mio Figlio" di Costanza Quatriglio, un film girato tra Bari e Gravina nell'ottobre del 2016 con riprese che sono poi proseguite in Friuli, a Roma e in alcune località dell'Iran (Varamin, Sangan e Baragan).
Già presentato all'ultimo festival di Locarno, il film drammatico della Quatriglio uscito nelle sale cinematografiche lo scorso 20 settembre, distribuito da Ascent Film. Il lungometraggio si avvale di un cast internazionale con la 28enne attrice croata Tihana Lazovic e con Tihana Lazovice Dawood Yousefi.
Gli altri candidati a rappresentare l'Italia agli Oscar
«A casa tutti bene» di Gabriele Muccino, «Caina» di Stefano Amatucci, «Come un gatto in tangenziale» di Riccardo Milani, «Dogman» di Matteo Garrone, «Dove non ho mai abitato» di Paolo Franchi, «L'esodo» di Ciro Formisano, «L'età imperfetto» di Ulisse Lendaro, «Il figlio sospeso» di Egidio Termine, «Lazzaro felice» di Alice Rohrwacher, «Manuel» di Dario Albertini, «Napoli velata» di Ferzan Ozpetek, «Nome di donna» di Marco Tullio Giordana, «Quanto basta» di Francesco Falaschi, «Riccardo va all'inferno» di Roberta Torre, «Una storia senza nome» di Roberto Andò, «Sulla mia pelle» di Alessio Cremonini, «La terra dell'abbastanza» di Damiano e Fabio D'Innocenzo, «The Place» di Paolo Genovese e «Tito e gli alieni» di Paola Randi.
Già presentato all'ultimo festival di Locarno, il film drammatico della Quatriglio uscito nelle sale cinematografiche lo scorso 20 settembre, distribuito da Ascent Film. Il lungometraggio si avvale di un cast internazionale con la 28enne attrice croata Tihana Lazovic e con Tihana Lazovice Dawood Yousefi.
Gli altri candidati a rappresentare l'Italia agli Oscar
«A casa tutti bene» di Gabriele Muccino, «Caina» di Stefano Amatucci, «Come un gatto in tangenziale» di Riccardo Milani, «Dogman» di Matteo Garrone, «Dove non ho mai abitato» di Paolo Franchi, «L'esodo» di Ciro Formisano, «L'età imperfetto» di Ulisse Lendaro, «Il figlio sospeso» di Egidio Termine, «Lazzaro felice» di Alice Rohrwacher, «Manuel» di Dario Albertini, «Napoli velata» di Ferzan Ozpetek, «Nome di donna» di Marco Tullio Giordana, «Quanto basta» di Francesco Falaschi, «Riccardo va all'inferno» di Roberta Torre, «Una storia senza nome» di Roberto Andò, «Sulla mia pelle» di Alessio Cremonini, «La terra dell'abbastanza» di Damiano e Fabio D'Innocenzo, «The Place» di Paolo Genovese e «Tito e gli alieni» di Paola Randi.