
La città
Il degrado delle periferie, tra rifiuti e randagismo
Triste scenario poco lontano dal centro.
Gravina - lunedì 8 giugno 2015
9.48
Mentre il centro urbano si rigenera, la periferia diventa, sempre più, sinonimo di degrado.
Basta allontanarsi di poco: nell'immediata periferia, dove il cemento si fa appena meno fitto, saltano subito all'occhio i non pochi rifiuti disseminati qua e là, soprattutto nelle aree non edificate. Incastonate tra l'erba folta e secca, buste, bottiglie e bicchieri in plastica insieme a cartoni da imballaggio e tanto altro.
Per citare un esempio, su via Gioacchino Belli, nei pressi della chiesa di San Sebastiano, lungo tutto il viale alberato giacciono rifiuti di ogni tipo. Negli spazi liberi, cumuli di inerti tra cui non mancano pneumatici e materiale d'arredo. Allarmante è allo stesso tempo la questione del randagismo: branchi di cani dimorano nei paraggi e si aggirano indisturbati per le strade e sui marciapiedi.
Cambiando zona, lo scenario è identico. In via Albinoni, nonostante sia ben visibile il cartello di divieto di discarica, ad accumularsi dove c'è spazio sono addirittura vecchi sanitari, elettrodomestici e del materiale edile. La "piccola sporcizia" non manca anche in questo quartiere, limitrofo all'area mercatale. Qui, forse ancor più preoccupante che da altre parti, è il problema dei cani randagi: via Monte Bianco e via Gonzaga sono quotidianamente prese d'assalto da gruppi di cani di grossa taglia che ormai lì ci vivono.
Il materiale fotografico qui di seguito può sicuramente rendere più chiaramente la situazione attuale delle periferie cittadine. E con l'estate alle porte la situazione non può che peggiorare se non saranno disposti interventi immediati
Basta allontanarsi di poco: nell'immediata periferia, dove il cemento si fa appena meno fitto, saltano subito all'occhio i non pochi rifiuti disseminati qua e là, soprattutto nelle aree non edificate. Incastonate tra l'erba folta e secca, buste, bottiglie e bicchieri in plastica insieme a cartoni da imballaggio e tanto altro.
Per citare un esempio, su via Gioacchino Belli, nei pressi della chiesa di San Sebastiano, lungo tutto il viale alberato giacciono rifiuti di ogni tipo. Negli spazi liberi, cumuli di inerti tra cui non mancano pneumatici e materiale d'arredo. Allarmante è allo stesso tempo la questione del randagismo: branchi di cani dimorano nei paraggi e si aggirano indisturbati per le strade e sui marciapiedi.
Cambiando zona, lo scenario è identico. In via Albinoni, nonostante sia ben visibile il cartello di divieto di discarica, ad accumularsi dove c'è spazio sono addirittura vecchi sanitari, elettrodomestici e del materiale edile. La "piccola sporcizia" non manca anche in questo quartiere, limitrofo all'area mercatale. Qui, forse ancor più preoccupante che da altre parti, è il problema dei cani randagi: via Monte Bianco e via Gonzaga sono quotidianamente prese d'assalto da gruppi di cani di grossa taglia che ormai lì ci vivono.
Il materiale fotografico qui di seguito può sicuramente rendere più chiaramente la situazione attuale delle periferie cittadine. E con l'estate alle porte la situazione non può che peggiorare se non saranno disposti interventi immediati