
attualità
La scalinata Trinità dei Monti compie 300 anni
Fu inaugurata da papa Benedetto XIII nel 1725 proprio in occasione del Giubileo
Gravina - venerdì 23 maggio 2025
Papa Benedetto XIII salito al soglio Pontificio oltre trecento anni fa, nell'anno giubilare del 1725 inaugurò la Scalinata di Trinità dei Monti. L'ultimo papa del sud viene in questi giorni citato in numerosi servizi giornalistici dei TG nazionali.
Chiunque di noi, di passaggio nella capitale, non ha perso occasione di vedere la famosa Scalinata di Trinità dei Monti, che rappresenta uno dei monumenti più iconici di Roma, celebre per la sua eleganza barocca e per il ruolo di collegamento scenografico tra la Chiesa della Santissima Trinità dei Monti, situata sulla sommità del colle Pincio, e la sottostante Piazza di Spagna.
La realizzazione della scalinata avvenne tra il 1723 e il 1726, su progetto dell'architetto romano Francesco De Sanctis, dopo secoli di progetti e controversie tra la Corona di Francia e lo Stato Pontificio per il possesso dell'area. L'opera fu commissionata dal cardinale Pierre Guérin de Tencin, con l'obiettivo di collegare la chiesa di Trinità dei Monti, di patronato francese, alla vivace Piazza di Spagna, cuore della colonia spagnola a Roma. Realizzata in travertino, la scalinata si compone di 11 rampe, ciascuna di 12 gradini, per un totale di 132 gradini.
Il percorso delle rampe si snoda con un andamento sinuoso, alternando sporgenze e rientranze, creando effetti scenografici tipici dell'architettura barocca e offrendo numerosi punti di sosta panoramici.
La struttura funge sia da collegamento funzionale che da luogo di incontro e sosta, diventando un vero e proprio palcoscenico urbano, set di numerosi film, e all'occorrenza anche una runway a cielo aperto per la moda di tutto il mondo. Sulla sommità si trova la Chiesa della Santissima Trinità dei Monti, mentre alla base si apre la celebre Piazza di Spagna, con la Fontana della Barcaccia.
La realizzazione fu voluta anche per celebrare la pace tra Francia e Stato Pontificio e fu inaugurata da papa Benedetto XIII in occasione del Giubileo del 1725.
"Fu un modello di abbandono e orante alla volontà di Dio. Si narra che dopo l'elezione rimase i primi tre giorni in preghiera. Papa Orsini possedeva una lungimirante intelligenza, ma alla provata cultura di cui era adornato, si distinse per la sollecitudine pastorale e per la bontà d'animo", queste sono state le parole scritte da papa Francesco in una lettera inviata lo scorso anno in occasione della ricorrenza dei 300 anni al soglio pontificio di Benedetto XIII, epistola indirizzata al vescovo della diocesi di Altamura, Gravina e Acquaviva delle Fonti, S.E. Mons. Giuseppe Russo.
Chiunque di noi, di passaggio nella capitale, non ha perso occasione di vedere la famosa Scalinata di Trinità dei Monti, che rappresenta uno dei monumenti più iconici di Roma, celebre per la sua eleganza barocca e per il ruolo di collegamento scenografico tra la Chiesa della Santissima Trinità dei Monti, situata sulla sommità del colle Pincio, e la sottostante Piazza di Spagna.
La realizzazione della scalinata avvenne tra il 1723 e il 1726, su progetto dell'architetto romano Francesco De Sanctis, dopo secoli di progetti e controversie tra la Corona di Francia e lo Stato Pontificio per il possesso dell'area. L'opera fu commissionata dal cardinale Pierre Guérin de Tencin, con l'obiettivo di collegare la chiesa di Trinità dei Monti, di patronato francese, alla vivace Piazza di Spagna, cuore della colonia spagnola a Roma. Realizzata in travertino, la scalinata si compone di 11 rampe, ciascuna di 12 gradini, per un totale di 132 gradini.
Il percorso delle rampe si snoda con un andamento sinuoso, alternando sporgenze e rientranze, creando effetti scenografici tipici dell'architettura barocca e offrendo numerosi punti di sosta panoramici.
La struttura funge sia da collegamento funzionale che da luogo di incontro e sosta, diventando un vero e proprio palcoscenico urbano, set di numerosi film, e all'occorrenza anche una runway a cielo aperto per la moda di tutto il mondo. Sulla sommità si trova la Chiesa della Santissima Trinità dei Monti, mentre alla base si apre la celebre Piazza di Spagna, con la Fontana della Barcaccia.
La realizzazione fu voluta anche per celebrare la pace tra Francia e Stato Pontificio e fu inaugurata da papa Benedetto XIII in occasione del Giubileo del 1725.
"Fu un modello di abbandono e orante alla volontà di Dio. Si narra che dopo l'elezione rimase i primi tre giorni in preghiera. Papa Orsini possedeva una lungimirante intelligenza, ma alla provata cultura di cui era adornato, si distinse per la sollecitudine pastorale e per la bontà d'animo", queste sono state le parole scritte da papa Francesco in una lettera inviata lo scorso anno in occasione della ricorrenza dei 300 anni al soglio pontificio di Benedetto XIII, epistola indirizzata al vescovo della diocesi di Altamura, Gravina e Acquaviva delle Fonti, S.E. Mons. Giuseppe Russo.