
La città
"Sì" a matrimoni e unioni civili fuori dal Comune, ecco le regole
Approvati il disciplinare e le tariffe. Provvedimento riguarda anche luoghi privati di pregio
Gravina - mercoledì 23 gennaio 2019
9.34
La giunta comunale di Gravina ha approvato il disciplinare e le tariffe per la celebrazioni di matrimoni con rito civile e unioni civili in luoghi diversi dalla Casa comunale.
E' uno degli atti con cui si dà attuazione al regolamento per l'organizzazione dei matrimoni con rito civile che era stato approvato a giugno. Oltre agli edifici nei quali il Comune esercita le sue funzioni, i luoghi prescelti per la celebrazione dei matrimoni civili, sono: Castello Svevo; Chiostro della Chiesa di San Sebastiano; Officine culturali "Peppino Impastato" con annesso giardino; Complesso ex Monastero "Santa Sofia"; Chiesa Rupestre di Santa Maria degli Angeli; Fondazione "E.P. Santomasi"; Bastione Medioevale.
Per tre luoghi ci sono delle condizioni: per la Fondazione l'utilizzo deve essere autorizzato dal presidente poiché essa non è di proprietà comunale; per Officine e Bastione, di proprietà comunale ma in concessione a soggetti terzi, il loro utilizzo sarà regolato con un ulteriore provvedimento.
Al fine di valorizzare il patrimonio pubblico e privato del territorio comunale, l'ente locale può individuare ulteriori luoghi: sale comunali; luoghi idonei nella disponibilità comunale, che per queste occasioni assumono la denominazione di "casa comunale".
Inoltre, con specifici atti pubblici, da trasmettere al Prefetto, la giunta comunale può istituire, per la sola funzione della celebrazione del matrimonio civile, separati Uffici di Stato Civile in altri luoghi tramite specifici accordi con i proprietari in caso di immobile di proprietà privata (residenze di pregio), senza oneri per l'Ente. In tal caso i proprietari devono presentare al Comune una manifestazione di interesse.
E' uno degli atti con cui si dà attuazione al regolamento per l'organizzazione dei matrimoni con rito civile che era stato approvato a giugno. Oltre agli edifici nei quali il Comune esercita le sue funzioni, i luoghi prescelti per la celebrazione dei matrimoni civili, sono: Castello Svevo; Chiostro della Chiesa di San Sebastiano; Officine culturali "Peppino Impastato" con annesso giardino; Complesso ex Monastero "Santa Sofia"; Chiesa Rupestre di Santa Maria degli Angeli; Fondazione "E.P. Santomasi"; Bastione Medioevale.
Per tre luoghi ci sono delle condizioni: per la Fondazione l'utilizzo deve essere autorizzato dal presidente poiché essa non è di proprietà comunale; per Officine e Bastione, di proprietà comunale ma in concessione a soggetti terzi, il loro utilizzo sarà regolato con un ulteriore provvedimento.
Al fine di valorizzare il patrimonio pubblico e privato del territorio comunale, l'ente locale può individuare ulteriori luoghi: sale comunali; luoghi idonei nella disponibilità comunale, che per queste occasioni assumono la denominazione di "casa comunale".
Inoltre, con specifici atti pubblici, da trasmettere al Prefetto, la giunta comunale può istituire, per la sola funzione della celebrazione del matrimonio civile, separati Uffici di Stato Civile in altri luoghi tramite specifici accordi con i proprietari in caso di immobile di proprietà privata (residenze di pregio), senza oneri per l'Ente. In tal caso i proprietari devono presentare al Comune una manifestazione di interesse.