
La città
Mercato settimanale, la Confcommercio non ci sta
Bocciata l'alternanza degli operatori piovono critiche sull'ammnistrazione. Lagreca risponde in Consiglio
Gravina - giovedì 12 giugno 2014
15.39
Continua a far discutere il trasferimento del mercato.
Nonostante gli incontri di questi giorni che hanno portato alla condivisa decisione, tanto da parte dell'amministrazione quanto dai commercianti ambulanti, di trasferire il mercato nella zona fiera, non si spengono le polemiche sul mancato coinvolgimento di alcune associazioni di categoria al confronto. Ad accendere la miccia questa volta è il vice presidente nazionale della Confcommercio, Andrea Nazzarini che a poche ore dalla sigla dell'accordo, denuncia "che le decisioni devono essere prese, in conformità con la vigente normativa e sentito il parere delle associazioni provinciali e comunali di categoria maggiormente rappresentative" paventando, in pratica, una sorta di esclusione della Confcommercio e della Confesercenti dal tavolo delle trattative.
Entrato nel merito della vicenda, Nazzarini pur promuovendo l'area fiera come location ideale per lo svolgimento del mercato settimanale, boccia "l'alternanza dei trecento operatori diversificati in due turni così stabiliti poiché ingenera una spiacevole confusione sia nella clientela che tra gli operatori stessi".
Critiche approdate a palazzo di città, durante il consiglio comunale di mercoledì, per bocca del consigliere di opposizione Angelo Petrara che, citando la nota della Confcommercio, ha lamentato la mancata condivisione delle decisioni.
Parole a cui ha risposto direttamente l'assessore Nicola Lagreca rispedendo al mittente tutte le accuse prima di ribattere: "Quando c'è un dialogo bisogna sempre cercare la mediazione. Scaduto l'ultimo termine, del 30 maggio, è arrivata una email di un rappresentante che scriveva di essere incaricato a parlare da tutti i rappresentanti delle associazioni di categoria, dichiarandosi disponibile a riaprire il dialogo per ridiscutere della zona fiera. La riunione del 10 giugno è stata regolarmente convocata e mi risulta che sono state interpellate tutte le associazioni di categoria, poi, per delle fratture interne alle associazioni, alcuni non si sono presentati. In questi casi si sa, chi è presente decide. E questo abbiamo fatto in quattro ore di riunione".
I commercianti presenti all'incontro, intanto, plaudono alla decisione presa di comune accordo sottolineando che nel corso dell'ultimo incontro "sono stati posti alcuni paletti importanti circa la definizione di questa operazione e della sua qualità "sperimentale" con la previsione che appena si presentano le condizioni favorevoli, il mercato dovrà vedere riaccorpati tutti gli operatori nella frequenza settimanale, senza alternanze che oggi pare siano inevitabili, alla luce delle informazioni fornite dall'amministrazione Comunale".
Nonostante gli incontri di questi giorni che hanno portato alla condivisa decisione, tanto da parte dell'amministrazione quanto dai commercianti ambulanti, di trasferire il mercato nella zona fiera, non si spengono le polemiche sul mancato coinvolgimento di alcune associazioni di categoria al confronto. Ad accendere la miccia questa volta è il vice presidente nazionale della Confcommercio, Andrea Nazzarini che a poche ore dalla sigla dell'accordo, denuncia "che le decisioni devono essere prese, in conformità con la vigente normativa e sentito il parere delle associazioni provinciali e comunali di categoria maggiormente rappresentative" paventando, in pratica, una sorta di esclusione della Confcommercio e della Confesercenti dal tavolo delle trattative.
Entrato nel merito della vicenda, Nazzarini pur promuovendo l'area fiera come location ideale per lo svolgimento del mercato settimanale, boccia "l'alternanza dei trecento operatori diversificati in due turni così stabiliti poiché ingenera una spiacevole confusione sia nella clientela che tra gli operatori stessi".
Critiche approdate a palazzo di città, durante il consiglio comunale di mercoledì, per bocca del consigliere di opposizione Angelo Petrara che, citando la nota della Confcommercio, ha lamentato la mancata condivisione delle decisioni.
Parole a cui ha risposto direttamente l'assessore Nicola Lagreca rispedendo al mittente tutte le accuse prima di ribattere: "Quando c'è un dialogo bisogna sempre cercare la mediazione. Scaduto l'ultimo termine, del 30 maggio, è arrivata una email di un rappresentante che scriveva di essere incaricato a parlare da tutti i rappresentanti delle associazioni di categoria, dichiarandosi disponibile a riaprire il dialogo per ridiscutere della zona fiera. La riunione del 10 giugno è stata regolarmente convocata e mi risulta che sono state interpellate tutte le associazioni di categoria, poi, per delle fratture interne alle associazioni, alcuni non si sono presentati. In questi casi si sa, chi è presente decide. E questo abbiamo fatto in quattro ore di riunione".
I commercianti presenti all'incontro, intanto, plaudono alla decisione presa di comune accordo sottolineando che nel corso dell'ultimo incontro "sono stati posti alcuni paletti importanti circa la definizione di questa operazione e della sua qualità "sperimentale" con la previsione che appena si presentano le condizioni favorevoli, il mercato dovrà vedere riaccorpati tutti gli operatori nella frequenza settimanale, senza alternanze che oggi pare siano inevitabili, alla luce delle informazioni fornite dall'amministrazione Comunale".