
Libri
Prendersi del tempo per riconnettersi al proprio io interiore
Presentazione de “Il mio senza nome” di Tita Tummillo De Palo
Gravina - lunedì 14 aprile 2025
10.56
La frenesia della vita quotidiana e l'instancabile affaccendarsi di impegni, ha reso sempre più difficile riuscire a prendersi del tempo per riconnettersi con il proprio io interiore.
Pertanto, la presentazione del libro "Il mio senza nome" di Tita Tummillo De Palo, svoltasi nella simbolica location della biblioteca comunale la Casa del Fuorilegge, ha rappresentato per tutti coloro che vi hanno partecipato, l'occasione per rallentare, riflettere e ritrovare uno spazio di ascolto e consapevolezza.
Il senso di dialogo e di comunità dato dalla scelta di disporre a cerchio i posti a sedere, in quella che si potrebbe definire una "tavola rotonda", ha conferito all'evento un'aura intima e meditativa, quasi sacrale.
Ad enfatizzare questa percezione, è stata la voce dell'autrice accompagnata dalla musica di Marco Malasomma, assieme alla scelta di far ascoltare la poesia a luci spente, in modo che si abbassasse qualsiasi altra percezione e che emergesse al meglio la potenza della lirica.
A guidare l'incontro, alternando domande profonde a riflessioni sul significato e sulla genesi dell'opera, ci hanno pensato Sandro Varvara e Antonio Franco, che con sensibilità e competenza hanno saputo creare un dialogo autentico con l'autrice, sviscerando le scelte poetiche e stilistiche che ne costituiscono l'anima.
Ispirati dall'atmosfera di profonda introspezione, non sono mancati, infine, gli interventi del pubblico: spontanei, sentiti, emozionanti, hanno arricchito ulteriormente il senso di condivisione che ha attraversato l'intera serata.
In un tempo in cui tutto corre, "Il mio senza nome" ha avuto il coraggio di fermarsi, donando a tutti coloro che ne sono entrati in contatto un momento di incerta sospensione dalle preoccupazioni che affaticano l'esistenza e ricordandoci che ascoltare è, davvero, forse il gesto più rivoluzionario che ci resta.
Pertanto, la presentazione del libro "Il mio senza nome" di Tita Tummillo De Palo, svoltasi nella simbolica location della biblioteca comunale la Casa del Fuorilegge, ha rappresentato per tutti coloro che vi hanno partecipato, l'occasione per rallentare, riflettere e ritrovare uno spazio di ascolto e consapevolezza.
Il senso di dialogo e di comunità dato dalla scelta di disporre a cerchio i posti a sedere, in quella che si potrebbe definire una "tavola rotonda", ha conferito all'evento un'aura intima e meditativa, quasi sacrale.
Ad enfatizzare questa percezione, è stata la voce dell'autrice accompagnata dalla musica di Marco Malasomma, assieme alla scelta di far ascoltare la poesia a luci spente, in modo che si abbassasse qualsiasi altra percezione e che emergesse al meglio la potenza della lirica.
A guidare l'incontro, alternando domande profonde a riflessioni sul significato e sulla genesi dell'opera, ci hanno pensato Sandro Varvara e Antonio Franco, che con sensibilità e competenza hanno saputo creare un dialogo autentico con l'autrice, sviscerando le scelte poetiche e stilistiche che ne costituiscono l'anima.
Ispirati dall'atmosfera di profonda introspezione, non sono mancati, infine, gli interventi del pubblico: spontanei, sentiti, emozionanti, hanno arricchito ulteriormente il senso di condivisione che ha attraversato l'intera serata.
In un tempo in cui tutto corre, "Il mio senza nome" ha avuto il coraggio di fermarsi, donando a tutti coloro che ne sono entrati in contatto un momento di incerta sospensione dalle preoccupazioni che affaticano l'esistenza e ricordandoci che ascoltare è, davvero, forse il gesto più rivoluzionario che ci resta.