
Libri
Presentato l’inedito libro di Dibattista, "La malattia del fondatore”
Relatore d’eccezione il prof. Loreto Gesualdo
Gravina - lunedì 14 aprile 2025
9.59
Si è svolta, venerdì 11 aprile presso l'ex monastero di Santa Sofia, la presentazione dell'inedito libro di Liborio Dibattista, evento organizzato in collaborazione con la Fondazione Ettore Pomarici Santomasi con il patrocinio della città di Gravina, mentre il tema del libro è stato magistralmente esposto da Loreto Gesualdo.
Ad accogliere il pubblico, è stato il prof. Filippo Tarantino, presidente della Fondazione Ettore Pomarici Santomasi, che con delicatezza e molta discrezione, ha illustrato l'importante calibro professionale e culturale delle due personalità che di lì a poco avrebbero preso la parola, ovvero il prof. Liborio Dibattista autore de "La malattia del fondatore" le origini "patologiche" delle medicine alternative e il professor Loreto Gesualdo.
Il professor Liborio Dibattista, gravinese doc, non ha bisogno di presentazioni, è molto conosciuto negli ambienti accademici, è laureato in Medicina in Medicina e Chirurgia presso l'Università "Aldo Moro" di Bari, ha conseguito una laurea in Filosofia, dove ha poi insegnato Storia e Filosofia della Scienza presso il Dipartimento di Filosofia dello stesso ateneo barese. I suoi interessi di ricerca riguardano la Storia della Neurologia, la Linguistica Computazionale, la didattica delle Scienze e la Filosofia della Medicina.
Ospite d'eccezione, Loreto Gesualdo, medico e accademico di fama internazionale, gravinese anche lui, ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università "Aldo Moro" di Bari, mentre a Chieti ha conseguito la specializzazione in Nefrologia. Il professor Gesualdo ha perfezionato la sua formazione negli Stati Uniti, lavorando presso prestigiose istituzioni come la Case Western Reserve University (Cleveland) e l'Università di Pittsburgh, dove ha approfondito tecniche di biologia molecolare e immunoterapia, diventa professore ordinario di Nefrologia presso l'Università degli Studi di Bari, è stato anche direttore della Scuola di Specializzazione in Nefrologia e presidente della Scuola di Medicina della stessa università barese, oggi Loreto Gesualdo è riconosciuto come uno dei principali scienziati italiani nella macroarea delle scienze cliniche.
Considerando la presenza dei non addetti ai lavori, il professor Gesualdo, in modo molto accattivante, è riuscito a tenere alta l'attenzione del pubblico coinvolto.
Il saggio del dottor Dibattista, ripercorre la storia dall'origine della medicina con i vari approcci di cura che negli anni si sono quasi contrapposti. Lo stesso Gesualdo, prendendo spunto dalla lettura, sottolinea come il solo approccio scientifico non basti e sia auspicabile una medicina focalizzata sulla persona con un miglior contatto empatico del medico nei confronti dei pazienti.
Ad avvalorare l'importanza dell'evento anche la rappresentanza istituzionale dell'assessore Leo Vicino, che ha portato i saluti del sindaco Fedele Lagreca nonché collega medico dei relatori. L'assessore Leo Vicino ha ringraziato i relatori per il tema trattato e ha specificato, anche per vicissitudini personali, di quanto sia importante l'empatia che il medico deve avere nei confronti del paziente.
Riportiamo testualmente una frase tratta dal libro del prof. Liborio Dibattista. "Tutte l'enorme potenziale terapeutico della medicina scientifica non potrà che giovarsi del recupero dell'empatia medico-paziente".
Ad accogliere il pubblico, è stato il prof. Filippo Tarantino, presidente della Fondazione Ettore Pomarici Santomasi, che con delicatezza e molta discrezione, ha illustrato l'importante calibro professionale e culturale delle due personalità che di lì a poco avrebbero preso la parola, ovvero il prof. Liborio Dibattista autore de "La malattia del fondatore" le origini "patologiche" delle medicine alternative e il professor Loreto Gesualdo.
Il professor Liborio Dibattista, gravinese doc, non ha bisogno di presentazioni, è molto conosciuto negli ambienti accademici, è laureato in Medicina in Medicina e Chirurgia presso l'Università "Aldo Moro" di Bari, ha conseguito una laurea in Filosofia, dove ha poi insegnato Storia e Filosofia della Scienza presso il Dipartimento di Filosofia dello stesso ateneo barese. I suoi interessi di ricerca riguardano la Storia della Neurologia, la Linguistica Computazionale, la didattica delle Scienze e la Filosofia della Medicina.
Ospite d'eccezione, Loreto Gesualdo, medico e accademico di fama internazionale, gravinese anche lui, ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università "Aldo Moro" di Bari, mentre a Chieti ha conseguito la specializzazione in Nefrologia. Il professor Gesualdo ha perfezionato la sua formazione negli Stati Uniti, lavorando presso prestigiose istituzioni come la Case Western Reserve University (Cleveland) e l'Università di Pittsburgh, dove ha approfondito tecniche di biologia molecolare e immunoterapia, diventa professore ordinario di Nefrologia presso l'Università degli Studi di Bari, è stato anche direttore della Scuola di Specializzazione in Nefrologia e presidente della Scuola di Medicina della stessa università barese, oggi Loreto Gesualdo è riconosciuto come uno dei principali scienziati italiani nella macroarea delle scienze cliniche.
Considerando la presenza dei non addetti ai lavori, il professor Gesualdo, in modo molto accattivante, è riuscito a tenere alta l'attenzione del pubblico coinvolto.
Il saggio del dottor Dibattista, ripercorre la storia dall'origine della medicina con i vari approcci di cura che negli anni si sono quasi contrapposti. Lo stesso Gesualdo, prendendo spunto dalla lettura, sottolinea come il solo approccio scientifico non basti e sia auspicabile una medicina focalizzata sulla persona con un miglior contatto empatico del medico nei confronti dei pazienti.
Ad avvalorare l'importanza dell'evento anche la rappresentanza istituzionale dell'assessore Leo Vicino, che ha portato i saluti del sindaco Fedele Lagreca nonché collega medico dei relatori. L'assessore Leo Vicino ha ringraziato i relatori per il tema trattato e ha specificato, anche per vicissitudini personali, di quanto sia importante l'empatia che il medico deve avere nei confronti del paziente.
Riportiamo testualmente una frase tratta dal libro del prof. Liborio Dibattista. "Tutte l'enorme potenziale terapeutico della medicina scientifica non potrà che giovarsi del recupero dell'empatia medico-paziente".