
La città
Raccolta indumenti, a Gravina incremento del 505% in un anno
Risparmio per le casse comunali. Dati diffusi dalla società che si occupa del servizio
Gravina - venerdì 11 luglio 2025
A leggere i dati relativi al servizio di raccolta e recupero di indumenti usati per la città di Gravina, diffusi dalla Società Noi Vivere srls, specializzata nella gestione del servizio, c'è da essere soddisfatti del lavoro svolto.
Evidentemente la sperimentazione del servizio con contenitori stradali è andata oltre le più rosee aspettative, raggiungendo risultati lusinghieri, in termini di incremento percentuale di materiale recuperato, con il conseguente risparmio per le casse comunali.
Dai dati diffusi dall'osservatorio regionale dei Rifiuti Puglia- affermano da Palazzo di Città- si è registrato "un incremento sostanziale dei quantitativi di indumenti usati post- consumo raccolti ed avviati a recupero dal momento in cui è stato attivato il servizio congiunto di raccolta mezzo contenitore stradale e servizio presso i centri di raccolta comunali. L'incremento netto è di circa 117.000 Kg rispetto agli anni precedenti. L'aumento percentuale con l'attivazione del servizio stradale è del 505%."
Infatti, se nel 2022 si raccoglievano 21.712 Kg di indumenti usati, e nel 2023 erano 24.913 i Kg, nel 2024 si è arrivati ad un aumento fino a 140.704 Kg.
Una differenza tra un'annata e l'altra che hanno portato gli inquilini di Via Vittorio Veneto 12 a porsi alcuni interrogativi.
"Bisogna chiedersi come e dove, negli anni precedenti al 2024, venivano conferiti gli indumenti usati dai cittadini di Gravina in Puglia" - si chiedono dal Municipio, dandosi la risposta più logica. "Dato che gli utenti in qualche modo se ne dovevano disfare, risulta evidente che venissero conferiti come indifferenziato, causando quindi una diminuzione delle percentuali di raccolta differenziata".
E dunque l'incremento della raccolta degli indumenti usati, adesso rappresenta oltre che un risparmio "ambientale" anche un risparmio economico per le casse comunali, quantificato in circa 35mila euro annue: soldi che il Comune spende per lo smaltimento in discarica del rifiuto tessile, che oggi, invece, viene quasi totalmente recuperato.
Soddisfazione per i risultati conseguiti è stata espressa dall'assessore al ramo Mariella Lorusso.
"Il servizio di raccolta degli indumenti è un'opportunità concreta per ridurre gli sprechi, aiutare chi ne ha bisogno e contribuire alla tutela dell'ambiente. Per far sì che questo sistema funzioni in modo efficace, è fondamentale la collaborazione di tutti i cittadini"- ha affermato Lorusso, che in chiusura ha lanciato un appello alla comunità gravinese: "chiedo alla cittadinanza un piccolo gesto di responsabilità: depositate i tuoi abiti usati solo negli appositi contenitori. Non abbandonateli fuori, a terra o in altri luoghi non idonei: così facendo rischiamo di compromettere la raccolta, crei degrado urbano e ostacoli il lavoro degli operatori".
Evidentemente la sperimentazione del servizio con contenitori stradali è andata oltre le più rosee aspettative, raggiungendo risultati lusinghieri, in termini di incremento percentuale di materiale recuperato, con il conseguente risparmio per le casse comunali.
Dai dati diffusi dall'osservatorio regionale dei Rifiuti Puglia- affermano da Palazzo di Città- si è registrato "un incremento sostanziale dei quantitativi di indumenti usati post- consumo raccolti ed avviati a recupero dal momento in cui è stato attivato il servizio congiunto di raccolta mezzo contenitore stradale e servizio presso i centri di raccolta comunali. L'incremento netto è di circa 117.000 Kg rispetto agli anni precedenti. L'aumento percentuale con l'attivazione del servizio stradale è del 505%."
Infatti, se nel 2022 si raccoglievano 21.712 Kg di indumenti usati, e nel 2023 erano 24.913 i Kg, nel 2024 si è arrivati ad un aumento fino a 140.704 Kg.
Una differenza tra un'annata e l'altra che hanno portato gli inquilini di Via Vittorio Veneto 12 a porsi alcuni interrogativi.
"Bisogna chiedersi come e dove, negli anni precedenti al 2024, venivano conferiti gli indumenti usati dai cittadini di Gravina in Puglia" - si chiedono dal Municipio, dandosi la risposta più logica. "Dato che gli utenti in qualche modo se ne dovevano disfare, risulta evidente che venissero conferiti come indifferenziato, causando quindi una diminuzione delle percentuali di raccolta differenziata".
E dunque l'incremento della raccolta degli indumenti usati, adesso rappresenta oltre che un risparmio "ambientale" anche un risparmio economico per le casse comunali, quantificato in circa 35mila euro annue: soldi che il Comune spende per lo smaltimento in discarica del rifiuto tessile, che oggi, invece, viene quasi totalmente recuperato.
Soddisfazione per i risultati conseguiti è stata espressa dall'assessore al ramo Mariella Lorusso.
"Il servizio di raccolta degli indumenti è un'opportunità concreta per ridurre gli sprechi, aiutare chi ne ha bisogno e contribuire alla tutela dell'ambiente. Per far sì che questo sistema funzioni in modo efficace, è fondamentale la collaborazione di tutti i cittadini"- ha affermato Lorusso, che in chiusura ha lanciato un appello alla comunità gravinese: "chiedo alla cittadinanza un piccolo gesto di responsabilità: depositate i tuoi abiti usati solo negli appositi contenitori. Non abbandonateli fuori, a terra o in altri luoghi non idonei: così facendo rischiamo di compromettere la raccolta, crei degrado urbano e ostacoli il lavoro degli operatori".