
La città
San Basilio, Valente pronto al dialogo con la famiglia Marchetti
Prossimamente saranno discussi modalità e tempi per la messa in sicurezza della strada
Gravina - lunedì 28 dicembre 2015
9.38
Per la chiesa di san Basilio il sindaco Valente è pronto a fare tutto ciò che sarà necessario per salvaguardare un pezzo importante del patrimonio storico e culturale di Gravina.
A ribadirlo è proprio il primo cittadino che ha confermato come "la chiesetta del rione Piaggio sia un nucleo importante per la città".
La vicenda è partita da una missiva inviata al primo cittadino e alla Redazione di Gravinalife dalla famiglia Marchetti, proprietaria della chiesa, nella quale si denunciava l'immobilismo del Comune nell'effettuare lavori di manutenzione in via Michelangelo Calderoni, strada che sovrasta in parte la chiesetta, e che è interessata da alcuni cedimenti che stanno provocando pericolose infiltrazioni di acqua nella struttura portante di San Basilio.
La vicenda è finita anche nelle aule del Tribunale di Bari dove i Marchetti hanno trascinato il Comune e dove i giudici della sezione civile hanno riconosciuto l'obbligo per il Municipio gravinese di provvedere alla manutenzione della sede stradale.
Vicenda di cui il primo cittadino sostiene di "non essere a conoscenza della questione e che solitamente il Comune, quando perde una causa, è pronta a risarcire".
"Se c'è da fare il possibile per la chiesa di san Basilio, avviando un dialogo con la famiglia Marchetti, sarà sicuramente fatto poiché riteniamo che la chiesa di San Basilio sia una tappa fondamentale per incentivare il turismo a Gravina", ha concluso il primo cittadino.
a cura di Dario Sette
A ribadirlo è proprio il primo cittadino che ha confermato come "la chiesetta del rione Piaggio sia un nucleo importante per la città".
La vicenda è partita da una missiva inviata al primo cittadino e alla Redazione di Gravinalife dalla famiglia Marchetti, proprietaria della chiesa, nella quale si denunciava l'immobilismo del Comune nell'effettuare lavori di manutenzione in via Michelangelo Calderoni, strada che sovrasta in parte la chiesetta, e che è interessata da alcuni cedimenti che stanno provocando pericolose infiltrazioni di acqua nella struttura portante di San Basilio.
La vicenda è finita anche nelle aule del Tribunale di Bari dove i Marchetti hanno trascinato il Comune e dove i giudici della sezione civile hanno riconosciuto l'obbligo per il Municipio gravinese di provvedere alla manutenzione della sede stradale.
Vicenda di cui il primo cittadino sostiene di "non essere a conoscenza della questione e che solitamente il Comune, quando perde una causa, è pronta a risarcire".
"Se c'è da fare il possibile per la chiesa di san Basilio, avviando un dialogo con la famiglia Marchetti, sarà sicuramente fatto poiché riteniamo che la chiesa di San Basilio sia una tappa fondamentale per incentivare il turismo a Gravina", ha concluso il primo cittadino.
a cura di Dario Sette