
La città
Scuola Soranno, il sindaco risponde ai genitori
"Il piazzale è proprietà privata"
Gravina - mercoledì 8 aprile 2015
"I genitori della scuola Soranno devono stare tranquilli".
Alesio Valente risponde dopo le sollecitazioni di alcuni genitori degli alunni che frequentano l'istituto scolastico "Soranno" che pochi giorni fa avevano evidenziato diverse carenze strutturali sia all'interno che all'esterno della scuola.
" L'istituto sarà a breve oggetto di importanti finanziamenti messi a disposizione dai fondi Fesr per l'efficentamento energetico. Abbiamo già definito i progetti e i lavori da eseguire, quindi, i genitori devono solo stare sereni".
I lavori che prevedono interventi strutturali e opere di manutenzione ammontano a 88.901,15 euro
Ma non è tutto. Perché la sicurezza dei bambini, ribadiscono i genitori, è messa in pericolo immediatamente fuori l'istituto ovvero nel grande piazzale di via Michele Soranno: sporco, pieno di buche e che con la pioggia diventa una piscina di fango, come documentato solo pochi giorni fa da una mamma.
Un problema atavico con cui le diverse amministrazioni che si sono succedute in questi anni hanno fatto i conti sin dalla costruzione dell'istituto, come conferma lo stesso Valente: "E' una vecchia questione su cui purtroppo non possiamo intervenire perché la zona è proprietà privata e non spetta alla pubblica amministrazione mettere in sicurezza il piazzale. In realtà – prosegue Valente – i proprietari avrebbero dovuto delimitare e recintare l'area ma è una vicenda troppo complessa per essere liquidata in poche parole".
Di qui l'invito "a prestare attenzione prima di entrare a scuola sapendo che i bambini alla fine passano la maggior parte dl tempo tra le mura scolastiche".
In realtà su quel lembo di terreno pesa come un macigno una controversia avviata anni addietro tra il Comune di Gravina e i proprietari del terreno a causa di invasione di campo da parte della pubblica amministrazione e un esproprio eseguito non proprio ad arte. Errori amministrativi che sono costati al Municipio gravinese una condanna al risarcimento dei danni pari a tre milioni di euro. Una metà del debito è già stato saldato a favore dei proprietari, resta da discutere il 50% della sentenza e soprattutto la conclusione definitiva della vicenda che dovrebbe chiarire confini e proprietà.
Sino ad allora, si prega di portare pazienza.
Alesio Valente risponde dopo le sollecitazioni di alcuni genitori degli alunni che frequentano l'istituto scolastico "Soranno" che pochi giorni fa avevano evidenziato diverse carenze strutturali sia all'interno che all'esterno della scuola.
" L'istituto sarà a breve oggetto di importanti finanziamenti messi a disposizione dai fondi Fesr per l'efficentamento energetico. Abbiamo già definito i progetti e i lavori da eseguire, quindi, i genitori devono solo stare sereni".
I lavori che prevedono interventi strutturali e opere di manutenzione ammontano a 88.901,15 euro
Ma non è tutto. Perché la sicurezza dei bambini, ribadiscono i genitori, è messa in pericolo immediatamente fuori l'istituto ovvero nel grande piazzale di via Michele Soranno: sporco, pieno di buche e che con la pioggia diventa una piscina di fango, come documentato solo pochi giorni fa da una mamma.
Un problema atavico con cui le diverse amministrazioni che si sono succedute in questi anni hanno fatto i conti sin dalla costruzione dell'istituto, come conferma lo stesso Valente: "E' una vecchia questione su cui purtroppo non possiamo intervenire perché la zona è proprietà privata e non spetta alla pubblica amministrazione mettere in sicurezza il piazzale. In realtà – prosegue Valente – i proprietari avrebbero dovuto delimitare e recintare l'area ma è una vicenda troppo complessa per essere liquidata in poche parole".
Di qui l'invito "a prestare attenzione prima di entrare a scuola sapendo che i bambini alla fine passano la maggior parte dl tempo tra le mura scolastiche".
In realtà su quel lembo di terreno pesa come un macigno una controversia avviata anni addietro tra il Comune di Gravina e i proprietari del terreno a causa di invasione di campo da parte della pubblica amministrazione e un esproprio eseguito non proprio ad arte. Errori amministrativi che sono costati al Municipio gravinese una condanna al risarcimento dei danni pari a tre milioni di euro. Una metà del debito è già stato saldato a favore dei proprietari, resta da discutere il 50% della sentenza e soprattutto la conclusione definitiva della vicenda che dovrebbe chiarire confini e proprietà.
Sino ad allora, si prega di portare pazienza.