
Politica
Silos, Conca: "assolto in primo grado, sentenza definitiva"
Nota stampa del consigliere comunale dei Cittadini Gravinesi
Gravina - venerdì 11 luglio 2025
9.34
Pubblichiamo di seguito, integralmente, il comunicato stampa del consigliere comunale dei Cittadini Gravinesi, Mario Conca, circa una vicenda giudiziaria che lo ha visto coinvolto sulla questione del Silos di Via Spinazzola.
"Nel 2021 fui denunciato dalla LIMM S.r.l. per un mio post su Facebook, colpevole di aver espresso pubblicamente perplessità sulla trasformazione urbanistica dell'area del Silos Granaio di Gravina del 1930, dove inizialmente doveva sorgere un centro sportivo e un hotel, e dove invece oggi sorgono appartamenti a vendere. Mi chiedevano un risarcimento di 100 mila euro e chissà cos'altro.
Dopo quattro anni di processo, il Tribunale di Bari ha rigettato tutte le accuse e condannato la società attrice alle spese legali. Il giudice ha riconosciuto la legittimità della mia critica politica e la piena tutela della libertà di espressione, affermando che quanto da me scritto era:
fondato su un nucleo veritiero;
privo di offese personali;
rivolto a tutelare l'interesse pubblico.
La sentenza è passata in giudicato e la mia battaglia civile e politica è stata riconosciuta come giusta, ma il danno alla collettività rimane tutto, senza servizi e senza storia.
Non solo, già nel 2021 avevo trasmesso un esposto alla Procura della Repubblica tramite la Polizia Locale di Gravina. Di quell'esposto, ad oggi, nessuna notizia, nessuna convocazione dai PM e nessuna indagine, alla faccia di chi crede che la giustizia funzioni.
Andiamo avanti a testa alta e nonostante tutto, la verità non si querela!"
Mario Conca
"Nel 2021 fui denunciato dalla LIMM S.r.l. per un mio post su Facebook, colpevole di aver espresso pubblicamente perplessità sulla trasformazione urbanistica dell'area del Silos Granaio di Gravina del 1930, dove inizialmente doveva sorgere un centro sportivo e un hotel, e dove invece oggi sorgono appartamenti a vendere. Mi chiedevano un risarcimento di 100 mila euro e chissà cos'altro.
Dopo quattro anni di processo, il Tribunale di Bari ha rigettato tutte le accuse e condannato la società attrice alle spese legali. Il giudice ha riconosciuto la legittimità della mia critica politica e la piena tutela della libertà di espressione, affermando che quanto da me scritto era:
fondato su un nucleo veritiero;
privo di offese personali;
rivolto a tutelare l'interesse pubblico.
La sentenza è passata in giudicato e la mia battaglia civile e politica è stata riconosciuta come giusta, ma il danno alla collettività rimane tutto, senza servizi e senza storia.
Non solo, già nel 2021 avevo trasmesso un esposto alla Procura della Repubblica tramite la Polizia Locale di Gravina. Di quell'esposto, ad oggi, nessuna notizia, nessuna convocazione dai PM e nessuna indagine, alla faccia di chi crede che la giustizia funzioni.
Andiamo avanti a testa alta e nonostante tutto, la verità non si querela!"
Mario Conca